1. Amara - II


    Data: 25/05/2023, Categorie: Masturbazione Autore: ALTer, Fonte: EroticiRacconti

    ... foto o qualche storia con il cellulare. Amara si stava gustando il caffè con calma. Voleva farlo durare fin più del necessario.
    
    Faceva spesso così e non solo con il caffè. Le piaceva prolungare certi piaceri fin quanto le fosse possibile. E mentre pensava ai piaceri e soppesava quanto ancora poteva far durare la permanenza del caffè in quella piccola tazzina, il suo sguardo si posò su un ragazzo del tavolo accanto. Era seduto lì, di spalle, con altre tre persone. Era carino, con i capelli biondi e le spalle larghe. Con una mano stava gesticolando in direzione degli amici e con l’altra reggeva una sigaretta che ogni tanto si portava alla bocca.
    
    Era molto carino e Amara continuò a fissarlo per un altro minuto buono che a lei parve su per giù un anno. Lo fissava così intensamente che non si rese affatto conto che l’amico di lui, un ragazzo di appena diciotto anni ma con una barbetta fulva che mascherava con arte la sua giovane età, aveva notato lo sguardo di Amara sul biondo.
    
    Così, inaspettatamente come un colpo di pistola, il biondo si girò verso Amara, incontrando i suoi occhi. Quale preambolo migliore per iniziare una storia d’amore sbocciata all’inizio dell’estate? Quante dolci parole potrebbero incorniciare questo incontro?
    
    Ma ovviamente “Hai-hai mica una si-sigaretta?” erano le uniche parole riuscite a rantolare fuori dalla secca gola di Amara. Si è già detto che Amara era stata graziata dalla maledizione della pubertà, non aveva sofferto le mille turbe di ...
    ... ogni generazione di adolescenti, fin da quando gli uomini vestivano di pelli e dormivano nelle grotte. E Amara si piaceva, le piaceva il suo corpo snello, le lunghe gambe slanciate, il sedere tondo e morbido, il seno né troppo piccolo ne cadente. Si radeva anche spesso, lasciandosi giusto qualche peletto biondo sul monte di Venere. Un corpo normale, coronato da un volto normale, con grandi occhi verdi normali e una bocca normale. In effetti l’idea che Amara si piacesse era più legata al fatto che fosse grata che almeno il suo corpo non fosse motivo di ulteriori prese in giro. Bastava il nome per rovinare anni di scuola.
    
    Quindi, il fatto che Amara si piacesse non portava in alcun modo alla possibilità che Amara potesse avere anche solo una seppur minima parvenza di autostima. Tutt’altro, Amara era convinta delle proprie praticamente nulle capacità come ragazza ammaliatrice, del tutto inconsapevole delle mille doti e armi di cui ogni donna dispone per schiavizzare il più ascetico degli uomini.
    
    Il biondo le sorrise come si sorride a un bambino idiota e le porse la sigaretta, poi si voltò e tornò agli amici. Non era passata neanche per l’anticamera del cervello di Amara che quella era la medesima sigaretta che stava fumando lui, che lì, su quel mozzicone arancione, vi erano state le labbra di quel bel biondo. No, nella testa di Amara c’era solo l’imbarazzo per la grande figura di merda scampata al costo di una figura di merda più moderata.
    
    “E adesso che faccio? Si chiese” ...