1. Da amica a schiava - Si fa sul serio


    Data: 15/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PassionBdsm, Fonte: EroticiRacconti

    ... avevo sempre desiderato portare a letto era adesso mia, impalata sul mio uccello, ammanettata dietro la schiena. Intanto dalla sua figa uscivano gocce di piacere: era una violazione al mio ordine di non venire, ma feci finta di niente. Nel frattempo, avevo davanti agli occhi i suoi due meloni che ballavano sotto l'effetto delle mie spinte, mentre in volto esprimeva tutto il godimento per quella cavalcata.
    
    - "Ohhhhh, sìììììì. Ancora, ancora, ancora! Fattemelo sentire dentro, fottetermi!"
    
    - "Troia, non ti vergogni? Non hai proprio nessun pudore, ti fai schiattare come qualsiasi puttana di strada!"
    
    - "Che mi importa del pudore, io voglio godere! Non vi fermate, ancora!"
    
    - "Sei incorregibile, puttana. Dillo che sei una troia vogliosa di cazzo, dillo!"
    
    - "Io, ohhhh! Sono una, una ... una troia, voglio- voglio-vogliosa di cazzo! Vi prego, non vi fermate, voglio godere!"
    
    - "Eh, no, bella! Ti ho detto di venire quando lo decido io! E adesso, eccome se decido!"
    
    Non ce la facevo più, stavo per esplodere. Così, rapidamente, sollevai Valeria da me e la tolsi dal mio cazzo, con suo sommo dispiacere. Ma non durò molto. La sdraiai sul divano, poi mi alzai, mi misi con il cazzo vicino alla sua bocca e le dissi. - "Adesso succhiamerlo. E, se proprio ci tieni, puoi anche venire." - Detto questo, le schiaffai il membro dentro la bocca, fin quasi a soffocarla. Ci vollero poche lappate e venni dentro di lei, scaricando tutto il mio nettare nella sua bocca. A questo fiotto, ...
    ... ne seguirono altri tre, altrettanti copiosi. E senza che la toccasi, anche Valeria si liberò, bagnando il divano di tutti i suoi umori.
    
    Controllando l'ora sul cellulare, mi accorsi che erano le 17:30. La giornata non poteva andare meglio. Mi ero scopata la mia amica come una qualsiasi prostituta, ma non ero ancora soddisfatto. Avevo ancora molto altro in mente, e sarebbe stato fantastico. Per il momento, però, decisi di fare una pausa.
    
    - "Senti, cagna, è stato bello, e sono sicuro che anche per te non è stato niente male. Adesso, però, sono sudato come un maiale e ho caldo. Perciò, ho deciso di godermi un pò la tua piscina. Nulla in contrario, vero? Non che tu abbia voce in capitolo. Ah, ah!"
    
    - "No, padrone. Fate pure. Del resto, in una giornata cald...mmmmhhhhhh!" - Non le diedi tempo di finire che subito le ficcai in bocca la ball-gag, legandola stratta dietro la testa.
    
    - "Ottimo! Ma ho paura che solo io potrò godermela. Tu starai qui ad aspettarmi. Non ti muovere, mi raccomando! Ah, ah, ah!". E subito le misi anche la benda sugli occhi, per toglierle ogni visone. Presi una corda robusta e le legai prima le gambe, poco sopra le ginocchia, e poi le caviglie, immobilizzandola completamente. Poi, per darci un tocco in più, presi quello che faceva proprio al caso mio. Un dildo in lattice, che riproduceva in tutto e per tutto un cazzo di dimensioni 15x10 cm, di color carne. Era davvero realistico. Forzando un poco le gambe della schiava, lo puntai sulla figa e, con un ...
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