1. Da amica a schiava - Si fa sul serio


    Data: 15/05/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: PassionBdsm, Fonte: EroticiRacconti

    ... riempirò dove conviene! Contenta?"
    
    Valeria si mise a sudare freddo. Provò a supplicarmi agitando la testa in segno di no, a gridarmi qualcosa che la pallina in bocca strozzò, ma fu tutto inutile. Prima che se ne potesse rendere conto, sferrai il primo colpo, che la colpì in pancia. Lanciò un grido di dolore fortissimo, soffocato dal bavaglio, ed i suoi occhi si riempirono di lacrime.
    
    - "Su, coraggio, non fare così! Cercherò di non lasciarti segni profondi, che possano rimanere. Ma ciò è necessario per insegnarti la disciplina." - E detto questo la colpì con la canna sul seno.
    
    Continuai così di buon ritmo, contando i colpi mentalmente. Valeria cercò di sottrarsi più che poteva alla punizione, rigirandosi sul divano, affondando la faccia nei cuscini. Ma fu tutto inutile. Implacabile, la colpì dappertutto: sulla pancia, sui seni, sulla schiena, sul culo e anche sulla figa un paio di volte, ma ci rinunciai quasi subito perchè era particolarmente doloroso per lei, e non volevo provocare danni seri. In fondo, era ancora un suo amico.
    
    Giunto a 20 colpi, mi fermai. I segni della canna erano visibili, anche se superficiali: il corpo di Valeria era segnato da linee rosse e lei piangeva a dirotto per il dolore. Nel vederla così mi sentì in colpa. Non volevo che avessi esagerato, in fondo per lei era la prima volta e, a differenza di quanto si creda, il Bdsm si basa sul consenso reciproco di entrambi i partner. Perciò, decisi di farmi perdonare.
    
    Mi sedetti sul divano e ...
    ... presi Valeria in braccio, mettendomela sulle gambe. Singhiozzava ancora. Mi portai allora un dito in bocca e lo leccai, inumidendolo per bene di saliva. Poi lo spostai sulla figa e, senza dire niente, lo infilai dentro per metà. La schiava fu colta di sorpresa, non si era accorta di quello che stavo facendo. Lasciai il dito fermo per il tempo necessario che il buco si adattasse, poi, lentamente, cominciai a sfilarlo fuori, ma prima di uscirne del tutto mi fermai con la punta ancora dentro. Allora spinsi di nuovo e lo infilai ancora in profondità, fino a farcelo entrare tutto. A quel punto, cominciai ad andare avanti e indietro, stimolando le parti intime come meglio credevo.
    
    E funzionò. Dal bavaglio di Valeria uscirono sempre di più sospiri non di dolore, ma di piacere, che aumentarono d'intensità quando cominciai a leccare con la lingua le tette, in particolare i capezzoli. Dopo il dolore che le avevo inflitto, il piacere che ora provava era più che benvenuto. Aumentai il ritmo e la stantuffai sempre più velocemente, stimolando la figa che cominciò a bagnarsi dei suoi umori. Una volta raggiunto il ritmo giusto, infilai dentro un secondo dito e continuai ad andare su e giù, con gran soddisfazione di Valeria. Dopo qualche minuto ne aggiunsi un altro e il suo piacere aumentò considerevolmente.
    
    Con la mano libera, sganciai il laccio della ball-gag da dietro e le liberai la bocca, mentre continuavo a stantuffarla con tre dita contemporaneamente. Con la bocca libera, espresse ...
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