1. Quella straordinaria rievocazione


    Data: 08/07/2018, Categorie: 69, Dominazione / BDSM Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ormai al presente non contava più, tenuto conto che me ne andai via dalla festa con un accordo alquanto strano: io avrei fatto sesso con lui, però solamente dopo essere stata a sua completa disposizione per un pomeriggio intero. Io devo francamente ammettere e riconoscere, che dopo tanti anni sono nuovamente impacciata e alquanto nervosa nell’approntarmi per incontrare un uomo, giacché mi ritornano in mente le volte in cui mi preparavo per il mio padrone con tutta l’ansia e la trepidazione che la ritualità dei gesti non riusciva a dileguarsi, tutte azioni e atteggiamenti questi ultimi che hanno ininterrottamente accompagnato il mio modo di predispormi laddove io ero la sua succube, giacché al presente riappaiono senz’eccezione, anche se adesso io li rifaccio peraltro con una confortante e rassicurante familiarità.
    
    Al momento dopo essermi rinfrescata mi riposo e mi cospargo un fragrante velo di balsamo su tutta l’epidermide, in seguito m’incanalo nella stanza per scegliere in quale modo ricoprirmi al meglio. Se devo essere sincera, la bella stagione alleggerisce semplificando notevolmente il numero degl’indumenti che io devo indossare, ma non il panico, dato che non s’accorcia né diminuisce nella scelta dell’abito adatto, anche se la parte razionale del mio cervello mi suggerisce che non esiste un abito malfatto o sbagliato per andare a scopare un tale pezzo d’uomo, per cui in quell’attimo sono indecisa e titubante. Come sempre, io parto dalle scarpe, perché &egrave ...
    ... un’abitudine che il mio padrone me lo aveva impresso inculcandomelo fortemente tempo fa, dato che lui era un feticista convinto delle scarpe, per il fatto che adorava i tacchi alti e sottili e ogni volta che mi sceglieva gli abiti partiva proprio dalle scarpe. Io decido sennonché per un paio di scarpe color rosso fuoco aperte, con un tacco molto alto e sottilissimo, poiché mi sembrano provocanti e quindi adatte per questo specifico pomeriggio. Esclusi i pantaloni, dalla valigia appare una sottana da educanda collettiva statunitense e qualche abito leggero, indosso inizialmente la sottana con qualche indumento e un paio di bluse, però non avverto le sensazioni giuste osservandomi allo specchio e quindi passo ai vestiti. La scelta ricade su d’un vestito bianco con dei grandi fiori rossi che ben s’abbina alle scarpe.
    
    La biancheria intima per me &egrave sempre stata un dilemma, un’incognita autentica, considerato che il mio dominatore m’ha addestrato rivelandomi di non portare addosso gli slip, ma io che attualmente non sono più una schiava non ho perduto completamente l’abitudine di non indossare gli slip per la gioia e per la letizia del mio attuale promesso sposo. Alla fine decido d’indossare un corsetto bianco che mi piace molto, perché il sottile triangolo di stoffa davanti &egrave legato alla stringa posteriore da una fila di finti brillantini che segnano i fianchi degli abiti che indosso. In ultimo esco dall’atrio dell’albergo e la portiera della macchina che m’aspetta s’apre ...
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