1. Calda vacanza in Norvegia


    Data: 24/03/2023, Categorie: Lesbo Autore: Anna68, Fonte: EroticiRacconti

    ... anche perché mi osservava in un modo strano. Dopo un attimo di silenzio, prese ad accarezzarmi il viso e poi le labbra, con le dite. Non riuscivo a reagire, lo stupire mi aveva reso una statua di sale. Sentii solo una vampata di calore attraversare il mio viso, credo di essere diventata color porpora, e il cuore accelerò i battiti.
    
    -Sei bella tutta, disse Frida.
    
    Senza altro indugio, infilò una mano sotto le coperte e cominciò ad accarezzarmi le gambe. Poi si fece più audace, sollevò le coperte e si sdraiò nel letto al mio fianco. Continuava ad accarezzarmi, le sue mani entrarono sotto il pigiama, a cercare il mio seno. Sentii le sue dita sfiorare i miei capezzoli, mentre si faceva sempre più vicina. Finalmente mi baciò e li accadde qualcosa di strano, sentii un'ondata di calore attraversarmi tutta come un fulmine. Non amavo mai baciato una donna prima, ma mi piaceva: Frida era così tenera e sapeva quel che doveva fare. Non capivo quel che stava succedendo ma non me ne importava. Risposi al bacio, le nostre lingue rimasero intrecciate a lungo. Mi tolse la parte superiore del pigiama e pose le labbra sui miei seni. Io gemevo a quelle attenzioni: avevo avuto un paio di uomini, ma Frida era di un livello superiore. Mi stava facendo godere da matti. Ero eccitatissima, tutto aveva qualcosa di trasgressivo, malizioso ma anche dolcissimo. In un attimo mi ritrovai nuda davanti a lei, che si tolse la camicia da notte e mi offrì i seni da baciare. Li gustai per bene, amore, ...
    ... succhiandoli con amore.
    
    -Mmmm....yes, Anna, you are so good – disse Frida ansimando.
    
    Si posizionò sopra di me, giocò un pochino con il mio sesso, stuzzicandolo con le dita. Io ero bagnatissima, non sapevo quel che mi avrebbe fatto, ma era così bello e sensuale. Quindi iniziò a leccarmi, scopandomi con la lingua. Ogni tanto intervallava quei colpi penetrandomi con le dita. Era una serie di spinte deliziose, io mi agitavo sul letto, in preda al godimento. Con gli uomini non avevo goduto così tanto. Gemevo e sospiravo, in preda all'eccitazione. Non mi passava nemmeno per la testa che Solvi potesse sentirci: Frida mi stava aprendo nuove strade al piacere e io ne ero stata travolta. Finalmente venni con un mezzo grido. Giacqui poi a letto, stremata ma non sazia. Perché volevo far provare a Frida lo stesso piacere che lei mi aveva dato. La abbracciai e la baciai di nuovo, quindi le levai le mutandine. Il suo sesso emanava un odore magico, un'aroma pungente e irresistibile. Mi sistemai sopra di lei. Eravamo una cosa sola, facevamo l'amore con la stessa complicità di una coppia fresca ma già affiatata. Il suo corpo fremeva, era come uno strumento musicale che suonava, mosso dalle mie carezze. Si girò alla pecorina e mi mostrò il culetto: era chiaro che voleva che la penetrassi con le dita in quella posizione. Ero inesperta, ma cercai di fare come facevo io quando mi masturbavo: Frida apprezzò e presto il silenzio fu squarciato dai suoi sospiri di piacere. Quel gioco mi eccitò così ...