1. Calda vacanza in Norvegia


    Data: 24/03/2023, Categorie: Lesbo Autore: Anna68, Fonte: EroticiRacconti

    ... sguardi degli uomini perché aveva davvero un bel paio di tette, grandi, ben strutturate. Le notai anche io, mi dissi che erano più belle e piene delle mie, ma era una considerazione volante, fatta senza nessuna invidia.
    
    In agosto toccò a me. Che emozione! Non era la prima volta che viaggiavo all'estero, ma in pratica la prima volta che mi muovevo da sola. A diciannove anni da poco compiuti, era anche ora. Il viaggio fu lungo ed estenuante: Cagliari-Londra, Londra-Oslo, mi ci volle una giornata intera. Ma ne valeva la pena, La capitale norvegese mi aspettava con le sue bellezze: il Museo vichingo, i parchi, il porto, i dintorni, con tanto verde; e il cibo particolare (carne di renna e di balena, neppure male), le lunghe giornate senza fine. Non faceva mai buio. Andavamo in discoteca, Frida mi scarrozzava dappertutto. Viveva in una bella villa fuori città, immersa nella natura, insieme alla madre, Solvi. Anche con lei il feeling scattò immediato: una persona gentile, solare, sorridente. Tentava di parlare in italiano, con esiti a dir poco comici. Solvi passava praticamente le serate con noi, cenavamo insieme (alle 6 di sera!), poi uscivamo tutte insieme: non mi dispiaceva perché tutte e tre facevamo una bella compagnia. Solvi era un po' diversa dalla figlia: poteva essere vicina ai 50, qualche ruga di troppo intorno agli occhi, capelli lunghi castano chiaro con riflessi ramati. Aveva un fisico un po' appesantito, però da giovane doveva essere stata una vera bellezza; anche ...
    ... adesso comunque faceva la sua figura, complessivamente era una bella donna, specie con un po' di trucco addosso. Mi piaceva la sua pelle, diafana, ma non da mozzarella; sicuramente doveva essere molto morbida. La figlia aveva una corporatura più esile, ed era bruna, probabilmente aveva preso dal padre che faceva l'autotrasportatore ed era sempre in giro per l'Europa: visto in foto, sembrava più un italiano che un norvegese.
    
    Ma tutte le cose belle nella vita hanno una fine e questo valeva anche per la mia vacanza norvegese. Era sabato sera, la domenica sarei dovuta ripartire. Ero un po' triste all'idea di lasciare la mia amica, ma era stata una vacanza indimenticabile, non potevo lamentarmi. La sera facemmo un bel brindisi, tutte e tre, io, Frida e Solvi.
    
    Verso l'una di notte circa, ero già a letto leggendo un libro. Frida bussò alla porta della mia camera. Entrò con uno sguardo un po' malinconico, il che mi sorprese. Si sedette sul bordo del letto. Era vestita con una leggera sottoveste trasparente, sotto si intravvedevano i seni e le mutandine. Il dialogo lo ricordo ancora a memoria, anche se sono passati anni.
    
    -Tutto bene, Frida?
    
    -Sì, certo. Tu come stai?
    
    -Beh, un po' mi dispiace partire....ma tanto ci rivedremo, no?
    
    -Certo.
    
    -Ti vedo strana, sicura che è tutto ok?
    
    -Si, è solo che mi mancherai.
    
    -Che cosa ti mancherà di me?
    
    -Il tuo sorriso.
    
    -Si, sono simpatica, lo so.
    
    -No, parlo proprio del tuo sorriso, è tanto bello.
    
    Rimasi senza parole ...