L’inimmaginabile conversione di paola 4 - la versione di lui - Racconti Erotici

L’inimmaginabile conversione di paola 4 - la versione di lui

In realtà, le cose non sono andate così lisce come Paola continua a raccontare, soprattutto a se stessa per sentirsi giustificata o forse addirittura credendoci; la crisi tra noi si apre già all’area di parcheggio dove il coatto se la sbatte di brutto; io mi sono tenuto in disparte mentre lui la stende sul cofano del Suv e la scopa; ovvio però che mi rode essere tagliato fuori; e, quello che mi turba di più, è che da Paola non mi viene nessun accenno di coinvolgimento, neppure a gesti o con occhiate.

Comincio a temere che qualcosa si stia rompendo nel giocattolo e che lei, presa dalla frenesia della scoperta del sesso estremo, stia sempre più allontanandosi dall’amore che ci ha tenuto insieme per quasi trent’anni; se ne deve essere resa conto anche lei, fin da quando si succhiano a sessantanove e mi lasciano completamente fuori; peggio ancora, mentre si incula con tanto gusto, non mi chiede nemmeno di masturbarla, come al solito; apre la guerra appena avvio la macchina.

“Perché sei così incazzato?”

“Scusa, ti pare di rispettare i patti? Hai consentito a quel cafone di trattarmi come fossi il cuckold schiavo della donna “

“Perché, non sei un cornuto contento? Mi porti a scopare chi voglio … “

“Io non sono mai stato cuckold, tu invece parli proprio da puttana; hai fatto la marchetta e ora vieni a parlare col pappone!”

“Ma io credo davvero che quello che fai è da cuckold … “

“Ed io invece sono così stronzo da essere innamorato e democratico sicché faccio le ...

... scelte con te e ti sto vicino perché me l’hai chiesto. Vuol dire che la nostra complicità finisce qui e andrò a fare il cornuto contento per qualcun’altra … “

“No, Paolo, scusa, ho frainteso; poiché mi hanno detto che i cuckold fanno questo, ho pensato che anche tu … “

“Grazie; ne ho abbastanza!”

Accendo la radio, alzo al massimo il volume per non doverla sentire e la scarico al portone di casa, mentre vado a mettere la macchina in garage; la trovo in cucina che prepara un tisana, filo nella camera degli ospiti e chiudo a chiave; non rispondo quando prende a battere con forza all’uscio; mi sveglio assai presto, perché ho dormito poco e male; mi lavo e scappo via quasi alla chetichella per andare in studio; lei va al lavoro un po’ più tardi.

Ma Paola è la classica ragazza viziata e capricciosa, che, alla fine, riesce a rabbonirmi con qualche moina ed io sono troppo innamorato per mantenere il punto; una sera mi coglie di sorpresa e mi chiede cosa sia una Spa; le spiego che è un locale termale dove con l’acqua si fanno molte cose; mi chiede se si incontrano amanti occasionali, le dico che è assai facile; mi chiede se sono disposta ad accompagnarla ad una Spa per verificare un’altra ipotesi di cui ha avuto notizia sul sito.

“Se tu sei così decisamente convinta del tuo equivoco, io non ti accompagno da nessuna parte; il regalo ormai non ha più senso, hai avuto già troppo e ho pagato caro quel che ti ho dato; se non mi passa questa rabbia, non sono in grado di fare ...