Gavino 8 - a francoforte - Racconti Erotici

Gavino 8 - a francoforte

... campanello che riportava tre cognomi di cui uno italiano. Berndt ci mise un po' a rispondere, poi aprì dicendo di salire all'attico.

Aprì la porta nudo col pendolo che arrivava a mezza coscia se non oltre. Porsi il vassoietto che l'altro prese appoggiandolo dietro di sè su una mensola, chiuse la porta e si attaccò alla mia bocca. Subito inalberai l'uccello, Berndt me lo tirò fuori e lo ingoiò. Mi pareva che mi solleticasse la cappella con l'esofago e quasi quasi ingoiava anche le palle. Mi spogliai mentre la pompa procedeva, poi Berndt mi tirò verso il letto e mi si sdraiò subito sotto. Tornai all'ingresso per prendere i condom che avevo in tasca e tornai indossandone uno. Fu una scopata lunghissima, in tutte le posizioni possibili e immaginabili. Il cazzone di Berndt non era mai completamente duro, tuttavia perdeva abbondante liquido preorgasmico. Il momento che preferii fu a pecora col mio cazzone dentro il culo del tedesco il cui salsiccione sul davanti sballonzolava su e giù. Era sempre morbido, ma era ugualmente bello prenderlo in mano e strizzarlo mentre il mio uccello, estremamente duro, gli sventrava il budello. Fu una sborrata al limite della capienza goldonica. Anche Berndt venne, segandosi, sempre a uccello solo barzotto. La sua era una sborrina filamentosa. Rimanemmo un po' sul letto e mi assopii. Alle 14 mi svegliai di soprassalto e feci per andarmene, ma Berndt me lo impedì dicendo che si sarebbe aspettato Alessio che stava per arrivare. Che Alessio mi ...

... trovasse lì era proprio quello che non volevo, ma l'altro insisté. Provavo per Alessio la stessa sensazione provata anni prima per mio padre: un misto di affetto, gratitudine, amore, attrazione fisica e consapevolezza che, probabilmente, non sarebbe mai successo niente sebbene ci fossero tutte le condizioni perché le cose accadessero. Rivissi per un attimo la faccenda con Gae e pensai: "Mò finisce che anche questo non mi vorrà più parlare.... beh, sarà come sarà... in fin dei conti andare a letto con lui era ciò che volevo, no?"

La chiave girò nella porta, Berndt, sempre tutto nudo, andò incontro a Alessio, sentii che lo baciava e che gli diceva di farsi una doccia veloce che poi gli avrebbe fatto una sorpresa. Sentii scrosciare l'acqua e poi il rumore del phon, immaginavo che intanto Berndt gli succhiasse il cazzo e subito mi eccitai.

- Vieni a letto - disse Berndt mentre entravano in camera. Non saprò mai se Alessio se l'aspettasse o se facesse buon viso a malasorte, in ogni caso non mostrò meraviglia e, sorridendo, disse solo: - Anvedi chi ce sta...

Nudo era bellissimo: peloso il giusto, muscoli definiti, un bell'uccellone già duro, due belle chiappe sode, una schiena possente... Cominciarono le danze... Tutti e tre eravamo molto esperti in "threesomes" per cui non ci furono mai momenti di stasi. Dopo i preliminari di rito, molto variati, Alessio inculò Berndt su un fianco con una gamba tenuta puntata al soffitto mentre io mi infilavo in mezzo per provare a vedere se ...