1. Gavino 8 - a francoforte


    Data: 06/07/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: jacdap, Fonte: Annunci69

    ... e, mentendo, dissi in corso:
    
    - Ùn sò micca veramente talianu ma corsu, ùn aghju micca graduatu è sò statu un cameritore in Porto Vecchio per anni.
    
    Meravigliato e spiazzato, il mafioso mi chiese: - Lasciami vede quante piatte pudete purtà à tempu.
    
    Era il dialetto corso del nord, un po' diverso da quello del sud che conoscevo, capii tuttavia che voleva dire quanti piatti portavo in una volta sola. C'era una pila di piatti lì vicino e senza dire nulla ne presi dieci, ne misi uno fra l'anulare e il mignolo, uno tra il medio e l'anulare, uno tra l'indice e il medio, uno tra il pollice e l'indice (il tutto della mano sinistra), uno sul braccio, uno sull'avambraccio, un altro in bilico sui due, i tre rimanenti tra le dita della mano destra.
    
    Non dissi nulla. Alessio era sbalordito quasi quanto il proprietario, che lentamente chiese se avevo due pantaloni neri e una camicia bianca. Annuii.
    
    Mi disse, sempre in corso, di presentarmi alle 18, di continuare come avevo appena fatto, con fatti e poche parole e che mi avrebbe tenuto d'occhio; se gli andavo bene mi avrebbe pagato, se no che andassi in grazia di dio. Mi avrebbe dato 200 euro a notte e tutta la percentuale del servizio sarebbe stata mia. Questo ogni sera e, se avevano bisogno, anche a mezzogiorno. Se avevo bisogno di una sera libera dovevo chiederla due giorni prima.
    
    Nelle condizioni in cui mi trovavo, quella era una manna. In Germania non usava dare mance in quanto c'era su ogni consumazione una ...
    ... percentuale per il servizio che spettavano al cameriere. In pratica oltre a quella molti lasciavano anche di più, specie gli stranieri che si sentivano coccolati da uno che parlava bene italiano, francese, inglese, spagnolo e, volendo, anche catalano. In breve fui molto odiato dagli altri camerieri e adorato dai clienti e dai proprietari.
    
    Una sera Alessio venne a cena con entrambi i suoi piloti e fece le presentazioni. Per loro ero un cugino di secondo grado.
    
    Franziskus, detto Franz, il versatile, era un fico della madonna, culturista, una specie di ercolino-sempre-in-piedi, pelo folto biondo-rossiccio, bei bicipiti, bel sorriso. Bernhardt, detto Berndt, il passivo, era più longilineo, moro con barbetta curata, due occhi da marchetta, un pochino effemminato e, avrei poi appurato, un cazzo di 22 centimetri mai completamente duro. La cena era per salutare Franz che sarebbe stato in Australia per una settimana mentre Berndt godeva di tre bei giorni di riposo. Berndt mi mandava molte languide occhiate espressive che io ricambiavo e, al dolce, disse: - Che buono... peccato non averne in Wipperstrasse 22... domattina, quando tu Alex sei in servizio, io mi farei una colazione libidinosa...
    
    Era la mossa spudorata di una zoccola incallita e non credetti che gli altri due non l'avessero capita. Comunque verso l'una di notte quando staccai chiesi se potevo prendere i dolci residui e dissi che a mezzogiorno non sarei andato. Alle 10 e mezza, andai in Wipperstrasse 22 dove suonai l'unico ...
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