1. Michela e sua Sorella - Working Day


    Data: 16/03/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Smithmarcus, Fonte: EroticiRacconti

    ... disse la biondina.
    
    "Sììììììììììì...va bene, ma non torcermeli cosìììì...mi fai male, cazzo!!!" strillava mia moglie, incapace di reagire.
    
    Sarà che era mattino, ma avevo l'uccello già decisamente in tiro. Sonia la lasciò, indicandole i vestiti. Michela li prese per metterseli. E non riuscì a trattenere un'espressione sgomenta.
    
    "Non ti piacciono, vacca?" la offese la perfida ragazzetta.
    
    Michela indossò tutti quegli indumenti: il reggiseno di taglia prima, davvero troppo piccolo per contenere le sue tettone, una camicia semitrasparente, che abbinata al reggiseno, lasciava intravedere dal tessuto il colore del capezzolo, oltretutto senza i primi tre bottoni, e quindi con una enorme scollatura. Poi una minigonna abbastanza corta, che la scopriva fino a mezza coscia, e un paio di calze autoreggenti che arrivavano anch'esse fino a metà della coscia, con due scarpe decolletè tacco 12. E niente mutandine. La mia dolce consorte, sbigottita, si osservò allo specchio della cabina armadio.
    
    "Io... - fece – di solito vado vestita al lavoro, con un paio di pantaloni eleganti, una camicia bianca NON trasparente, e tutta la biancheria intima adeguata. I nostri dipendenti, venditori e segretarie, sono abituati a vedermi vestita in modo molto professionale..."
    
    "Oh davvero? - chiese Sonia guardandola da dietro con aria quasi disinteressata – Beh, credo che oggi ti vedranno un po' diversa, Miky. Per quello che sei, ovvero una puttana."
    
    Michela divenne rossa in faccia a quelle ...
    ... parole altamente offensive, e si voltò verso Sonia, con aria furente. Avrebbe voluto incenerirla, ma si ricordò subito di tutte le figure barbine fatte fino a quel momento, ogni volta che la aveva sfidata.
    
    "Voglio mettere almeno la giacca del tailleur sopra questa camicia, che così è oscena." disse, tentando di fare ragionare la nostra odiosa babysitter.
    
    Ma Sonia la afferrò per le braccia, sbattendola con forza di schiena allo stipite della porta.
    
    "Ahhhiiii, che cazzo! Mi fai male!" strillò Michela.
    
    La ragazzetta bionda era vicinissima a lei, le infilò le mani nella camicetta, estraendole facilmente entrambe le tette, di fatto nude. Quindi abbassò la bocca, ciucciandogliele e mordicchiandogliele con grande foga. La mia consorte non riusciva proprio a muoversi bloccata tra lo stipite che la costringeva a tenere la schiena inarcata, e Sonia, che le comprimeva i seni con tutte e due le mani, succhiandole i capezzoli.
    
    "..oh no, ti prego, no..." supplicava lei completamente in tilt.
    
    Capendo di averla in mano per l'ennesima volta, quella crudele biondina, cominciò a giocare, dandole colpetti col ginocchio sotto la minigonna, sulla figa nuda.
    
    "Che schifosa che sei, Miky, - le disse umiliandola – sei già umida, per due ciucciate al capezzolo che ti ho dato..."
    
    Ma nel frattempo continuava a strusciare il suo suo ginocchio contro il clitoride fradicio di mia moglie, facendola ansimare vistosamente. Era incredibile, la stava lavorando da neanche trenta secondi, ...
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