1. L'avvocatessa - cap 2


    Data: 14/03/2023, Categorie: Feticismo Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti

    ... darmi piacere lo fece esplodere in poco tempo, e il sentire il calore del suo sperma sui miei piedi diede anche a me la spinta finale verso un orgasmo, che non fu certo travolgente, ma liberatorio ed appagante.
    
    Trovai anche del tutto naturale che lui mi ripulisse dal suo seme, ma compresi che non potevo solo essere la donna dominatrice che volevo interpretare, se non altro perché non ne ero capace.
    
    Così quando finì mi alzai per baciarlo con tanto calore da farlo quasi arrossire.
    
    “Ora però spogliati, non vorrei mai che stasera finisse così.” gli dissi facendo cadere il vestito a terra per poi rimettermi al centro del letto.
    
    Quando fu nudo lo feci sedere davanti a me offrendogli i miei piedi per i suoi giochi, tenendo però le gambe ben aperte e senza mai smettere di toccarmi, seppur con molta leggerezza, il seno e la passera. Non appena il pene gli tornò in piena erezione, Manlio aprì le mie gambe e mi penetrò con grazia e passione allo stesso tempo, facendomi sua per la prima volta.
    
    Quello che non m’aspettavo è che ogni tanto lui smettesse di scoparmi per tornare ad eccitarsi con i miei piedi, ma dopo un po’ compresi che quella pratica era anche un modo per prolungare il rapporto, e che quindi non potevo che accettare. Scoprii anche quanto a Manlio piaceva il mio sedere, e che preferiva possedermi da dietro anche per poter tenere i miei piedi in mano.
    
    Fu un’incredibile lunga scopata durante la quale, pur senza dire quasi nulla, raccontammo l’un l’altro molto ...
    ... di noi.
    
    Lui era un feticista del tutto incapace di avere anche un minimo stimolo sessuale senza avere dei piedi a cui dedicarsi. Io una giovane che stava scoprendo molto di sé forse un po’ troppo tardi, ma che allo stesso tempo aveva una gran voglia di capire non solo chi fossi, ma anche chi potevo diventare.
    
    Non so per quale motivo lo feci venire senza usare i piedi, ma le mani.
    
    Forse volli dimostrargli che non lo consideravo una persona degna solo di stare all'altezza delle mie caviglie, ma che anzi volevo qualcosa più di un semplice amante.
    
    Manlio non comprese quel mio gesto, sino a quando non lo baciai con ancora più passione di prima.
    
    “Non credevo più di poter trovare una donna come te.” mi disse rompendo il silenzio nel quale eravamo sprofondati.
    
    “Non ci credo.”
    
    “E’ invece è vero. Credimi non sei la prima che gioca con la mia debolezza.” mi confessò quasi vergognandosi “Ma con te è stato tutto naturale, anzi direi che s’è sfiorata la perfezione, sempre che questa esita. Ho letto il tuo curriculum e sono felice di prenderti nel mio studio anche se tu non volessi più venire con me. In fondo lo capisco sei giovane e con le tue esigenze, ma quello che mi hai dato stasera rimarrà sempre nel mio cervello, e per questo te ne sarò eternamente grato.”
    
    L’abbracciai tanto forte da fargli quasi male, ma del resto la gioia che era in me non si poteva certamente definire gestibile.
    
    “Non sarà la nostra unica esperienza, anzi voglio che tu sia sempre sincero ...