1. Dal punto di vista dello stalker (parte 3)


    Data: 03/07/2018, Categorie: Etero Autore: thefriendlymanbehind, Fonte: Annunci69

    ... intimo blu coordinato, tolse il reggiseno e si accarezzo i seni indolenziti e si tuffò a letto.
    
    Ammisi con me stesso che non era molto per oltre un mese di lavoro.
    
    Continuai a guardare le foto, c’era ovviamente lei nuda che si cambiava, ma volevo molto di più finchè, a 4 giorni da quando avevo installato il virus, entrò di fretta dalla porta nella sua camera, la chiuse a chiave, abbassò le luci e chiuse le imposte.
    
    Si svestì immediatamente dopo liberandosi prima da un’opprimente camicetta rossa e dopo da un paio di jeans neri che insieme formavano la sua divisa da cassiera, rimanendo così solo con un reggiseno senza spalline e quello che sembrava un tanga o un perizoma, entrambi rosa confetto.
    
    Era in piedi davanti alla webcam con le gambe divaricate e le mani lungo i fianchi, era davvero bellissima.
    
    Dapprima iniziò con quella che era una carezza leggera che partiva dal petto per scendere poi fino nelle capienti coppe del suo reggiseno, dopo di che diventò una vera e propria ricerca spasmodica del piacere. Con ancora il reggiseno addosso si sedette a gambe aperte sulla sedia della scrivania e si massaggiò profondamente i seni coperti a stento dal reggiseno, i suoi occhi erano chiusi e le labbra semiaperte erano in attesa di un piacere più profondo per schiudersi del tutto.
    
    Quasi subito piegò il reggiseno sulla pancia ed approfittò dell’improvvisa libertà dei suoi seni per saggiarne la consistenza e palparli a piene mani. Le sue mani diventarono avide, ma non ...
    ... potevano contenerli entrambi poichè troppo piccole. Con una mano accarezzava il seno destro, l’altra venne portata alla bocca, la lingua esperta fece capolino fra le labbra carnose e percorse indice e pollice per tutta la loro lunghezza, non contenta le mise in bocca per succhiarle avidamente. Con le dita umide cominciò a strizzare il capezzolo destro che era ormai quasi completamente eretto, una volta che ebbe raggiunto la massima estensione Francesca prese a mungerlo come si fa con le mucche e mise il turgido capezzolo nella piega fra pollice ed indice, nel frattempo portò la sua mano sinistra sul seno sinistro e replicò le attenzioni che fino a quel momento aveva riservsto unicamente al seno destro.
    
    Le carezze al seno sinistro sortirono presto i loro effetti e quando anche quel capezzolo divenne turgido si piegò leggermente in avanti facendo dondolare i due enormi seni, agguantò entrambi i capezzoli e li munse entrambi con forza mentre spalancava la bocca in una smorfia di piacere.
    
    Riprese il controllo di sé e si calmò, prese una crema e cominciò a spanderla con cura sui seni (una pratica che le avevo visto fare tutte le altre sere): un seno alla volta, dal petto fino al capezzolo per poi lentamente risalire. Doveva essere una tortura, era pronta per godere e questi ulteriori preliminari necessari a preservare la bellezza del suo seno non facevano altro che allontanare il momento in cui avrebbe goduto davvero.
    
    Una volta che la crema fu passata con scrupolo su ogni ...