1. Il pompino, la vendetta/2


    Data: 03/07/2018, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    Va bene, “mi guardo in giro perché ho voglia di fare un pompino a qualcuno” è molto più facile a dirsi che a farsi. Anche perché davanti a me ho soltanto due coppie di persone nemmeno tanto giovani e non è che posso alzarmi e andare da loro e dire “ciao, scusa è il tuo ragazzo? È tuo marito? Ti dispiace se lo prendo un attimo e gli succhio il cazzo? Dai che facciamo presto”. Che faccio? Mi metto una fascetta in testa con su scritto “il servizio pompini è attivo”? Sì, d’accordo, è vero che una volta avevo pensato di presentarmi a una festa in questo modo (poi per fortuna ci ho ripensato). Ma non si fa, siamo seri.
    
    – Non è che qui dentro ci sia tutto sto movimento, Stefy – scherzo – dove cazzo ci hai portate?
    
    – Che ne sapevo? Magari è ancora un po’ presto… – ribatte - Comunque, non ti voltare, ma c’è un tipo al bancone che ogni tanto lancia degli sguardi verso di noi, solo che avrà…
    
    Ovviamente mi volto. Vedo un uomo seduto su uno sgabelletto che sta finendo la sua birra. Non è nemmeno tanto male. Ha un completo elegante, canna di fucile, una camicia bianca senza cravatta e sbottonata in modo sobrio. Ha anche una barba non molto lunga che gli sta bene, nonostante a me la barba non piaccia molto. Ma soprattutto ha dei denti bianchissimi, quanto la camicia.
    
    Lo osservo, lui se ne accorge subito e mi osserva a sua volta. Sosteniamo lo sguardo l’uno dell’altra per cinque, dieci secondi. Col cazzo che abbasso gli occhi, bello. Sei tu la preda, non io. Io faccio solo finta ...
    ... di esserlo. Nemmeno lui li abbassa, però. Ok, mi piace così. Il match finisce in pareggio, sancito da un sorriso reciproco. Mi volto verso le mie amiche.
    
    – Beh, perché no? – faccio loro.
    
    – Ma avrà una trentina d’anni – dice Stefania. Trilli è perplessa. Entrambe guardano verso di lui, anche se gli do le spalle sono certa che se ne sia accorto.
    
    – Amore mio, questo non mi sembra un posto affollato di ragazzi della nostra età, mica siamo al pub…
    
    E poi, penso tra me e me, se proprio vogliamo essere pignole un pompino a uno molto più grande di me una volta l’ho fatto, nella piazzola di un autogrill sull’autostrada. E altro che trent’anni, ne avrà pure avuti più di quaranta. Madonna che cazzo aveva quello, mai visto niente del genere. Non era nemmeno un cazzo, era un teleobiettivo… Un uomo… Questo sarà più giovane ma mi sa lo stesso molto di uomo.
    
    Ho deciso, mi alzo e vado verso il bancone, lui solleva gli occhi e mi squadra mentre mi avvicino. Non sembra nemmeno particolarmente sorpreso. Gli sparo un “ciao” abbastanza suadente, lui mi risponde con un “ciao” abbastanza simpatico. Ora che ce l’ho a mezzo metro posso dire che non è bellissimo, ma che ha uno sguardo diretto e una cosa davvero assassina sulla faccia, a metà tra un ghigno e un sorriso. I denti sono i più bianchi che abbia mai visto.
    
    – Perché non prendi un’altra birra e vieni a berla con noi?
    
    Lui accetta. Senza fretta ma anche senza ipocrisie. Scola il suo bicchiere e mi segue. Il mio unico rammarico ...
«1234...8»