1. Il pompino, la vendetta/2


    Data: 03/07/2018, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... scalini e dopo qualche minuto, in cui friggo un po’ parecchio, sento i suoi passi e mi appare davanti.
    
    – Sicura? – mi chiede.
    
    – Ma è ovvio.
    
    – Prima però vorrei baciare questa bellissima ragazza.
    
    Oddio, beh, non era previsto ma uaooo, chi si tirerebbe indietro? E mi bacia pure bene, mi invade, la sua lingua sarà il doppio della mia. E anche il punto di stritolamento del mio corpicino è quello giusto! Inizio proprio a sciogliermi, lì sotto.
    
    Mi prende per mano e ci avviamo verso i bagni, quando passiamo davanti a una porta con su scritto “privato” lui prova ad abbassare la maniglia e, cazzo, è aperto! Con la chiave infilata nella toppa dall’altra parte.
    
    – Vale sempre la pena provare – mi fa lui con il suo ghigno/sorriso seduttivo. Ricorda un po’ Harrison Ford.
    
    Ci chiudiamo dentro e accendiamo la luce ed è proprio come un bagno di casa. Eccezion fatta per uno scatolone di cartone in un angolo e un imballo lungo lungo che sale al soffitto e che chissà cosa contiene.
    
    Mi aspetterei un altro bacio e un altro abbraccio, a dire il vero. Lui però si dirige al lavandino, apre l’acqua e, con una mia certa sorpresa, se lo tira fuori e inizia a lavarselo. Lo osservo lievemente costernata nello specchio, lui alle prese con il suo cazzo già un po’ barzotto.
    
    – E’ passato un po’ da quando mi sono fatto la doccia… – dice come a giustificarsi.
    
    - Ah...
    
    Gli vado a fianco e continuo a guardarlo nello specchio. Ora, se qualcuna ha avuto a che fare come me con ...
    ... uno stuolo di compagni del liceo ansiosi di farsi spompinare a qualsiasi ora del giorno e della notte, sa benissimo che l’igiene intima può essere un qualcosa di molto relativo. A meno che non si trattasse di situazioni disperate, sinceramente non me ne sono mai fatta un grande problema, tanto so che ben presto, in momenti come questi, qualsiasi sensazione sgradevole si diluisce. Quindi non è il fatto che lui voglia allontanare da sé gli odori di una intera giornata che mi colpisce. Quello che mi colpisce in realtà è il gesto in sé, la premura. Credo che sia perché, dopo quello che ho passato sabato notte, un po’ di riguardo è quello che mi ci voleva. Come forse anche la mia voglia di fare un pompino corrisponde al desiderio di essere io a gestire una situazione e non a essere gestita.
    
    – Posso farlo io?
    
    Prendo un po’ di sapone dal dispenser e inizio a lavargli il cazzo senza nemmeno lasciargli il tempo di dire sì o no. Poi lo bacio, sono io a cercare la sua bocca. Il suo cazzo mi scivola sulla mano insaponata e si ingrossa velocemente, io sento sempre più caldo tra le cosce e la fica che inizia a pulsare. Credo di essere decisamente bagnata, ora, e penso che forse non sarebbe una cattiva idea abbassarmi i leggings e il perizoma e mettermi a novanta su questo lavandino così ampio. Ma lascio perdere.
    
    – Come vuoi stare? – mi chiede.
    
    – Dimmi tu come vuoi stare… – sussurro.
    
    – Ti dispiace se mi siedo?
    
    No, non mi dispiace, anche se in realtà avevo immaginato di ...
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