1. Colpo di fulmine


    Data: 04/02/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... scalciarmi; sentii la sua voce debolmente in sottofondo che parlava con Chris.
    
    “Merda amico, calmati. Che diavolo stai cercando di fare, ucciderlo?”
    
    Quella fu l’ultima cosa che ricordavo, dovetti essere svenuto per il dolore.
    
    La cosa seguente che ricordo fu che mi svegliai su di un letto.
    
    Provai a muovermi ma il dolore era troppo.
    
    La mia vista finalmente si schiarì quando capii di essere in ospedale. Girai lo sguardo per la stanza ma non c’era nessuno in vista. Ero così stanco che mi appisolai di nuovo.
    
    Mi svegliai con una sensazione di freddo sul petto. Mi guardai intorno per vedere cosa stava succedendo.
    
    “Buonasera dormiglione. Come ti senti?”
    
    Disse e mi sorrise.
    
    “Ancora molto dolore.”
    
    Risposi con voce stridente.
    
    “Beh, possiamo occuparcene.”
    
    Mi diede delle pillole antidolorifiche, le presi e le inghiottì.
    
    “Sei fortunato, sembra non ci sia niente di rotto.”
    
    La guardai.
    
    “Non avete ancora informato i miei genitori?”
    
    “No, non siamo ancora riusciti a contattarli.”
    
    Disse l’infermiere.
    
    “Ok, per favore non chiamateli, non voglio che si preoccupino. E non sono ancora pronto a spiegare cosa è successo.”
    
    “Credo che possiamo evitare di chiamare i tuoi genitori visto che stai migliorando.”
    
    “Grazie mille.”
    
    “Di niente. Riposati un po’ e starai meglio, altrimenti dovrò usare quel telefono.”
    
    Con quelle ultime parole, sorrise e uscì dalla stanza.
    
    Quelle pillole antidolorifiche iniziarono a fare effetto, mi sentivo molto ...
    ... meglio ma anche così debole da non riuscire a muovermi, quindi rimasi sdraiato e mi riaddormentai.
    
    La mattina seguente mi svegliai e trovai un dottore nella mia stanza.
    
    “Buongiorno, sembra che tu stia migliorando più velocemente di quanto ci aspettassimo. Potrai uscire oggi.”
    
    Sorrisi, lo ringraziai e lui se ne andò.
    
    A quel punto mi rammentai che non avevo nessun posto dove andare. Non potevo tornare a casa mia dopo quello che era successo.
    
    Un’infermiera bussò alla porta interrompendo i miei pensieri. Entrò e mi diede alcuni documenti di dimissioni da firmare.
    
    Firmai e poi chiesi se poteva farmi un favore chiamandomi un taxi, dopo di che uscii dal letto, mi vestii ed uscii dalla stanza.
    
    Mi sedetti sulla panchina vicino all’uscita dell’ospedale ad aspettare il mio taxi.
    
    Sentii un leggero colpetto sulla spalla. Mi voltai e vidi che era l’infermiere della sera prima.
    
    All’improvviso sembrava così carino.
    
    “Ehi dormiglione. Come ti senti?”
    
    Disse.
    
    “Sto migliorando. Cosa stai facendo?”
    
    “Mi sto preparando per tornare a casa. Il mio turno è finito. E tu? Perché stai seduto qui?”
    
    “Sto aspettando il taxi.”
    
    “Dove stai andando?”
    
    “Non lo so.”
    
    Risposi abbassando la testa e guardando il pavimento.
    
    “Stai bene?”
    
    Si sedette accanto a me, mi prese il mento sollevandomi il viso per il mento e trovò uno sguardo confuso e lacrimoso che lo guardava.
    
    Sentii un clacson, guardai e vidi che era arrivato il mio taxi.
    
    Mi alzai e mi asciugai gli ...
«12...4567»