1. Colpo di fulmine


    Data: 04/02/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    Stavo andando a scuola con la mia macchina sapendo che sarei arrivato in ritardo per la prima lezione dell’anno, avevo dormito troppo. Stavo facendo del mio meglio per arrivarci il più velocemente possibile senza prendere multe.
    
    Alla fine parcheggiai, presi il quaderno e mi diressi verso l’aula. Lentamente aprii la porta ed entrai in una stanza poco illuminata. L’insegnante aveva iniziato la lezione usando le diapositive.
    
    Provai a riconoscere qualcuno ma non riuscivo a vedere le facce perché era troppo buio. Quindi andai rapidamente in fondo e mi sedetti. Dopo essermi sistemato mi rivolsi al ragazzo accanto a me e chiesi piano:
    
    “Cosa mi sono perso finora?”
    
    Lui si voltò verso di me.
    
    “Niente, stava solo chiacchierando continuamente sul programma.”
    
    “Fantastico, grazie.”
    
    Gli sorrisi e poi rivolsi l’attenzione verso la parte anteriore della classe.
    
    Sembrava fossero passate ore prima dell’intervallo. Quando l’insegnante accese le luci, guardai l’orologio e vidi che ero stato seduto lì per un’ora e mezza.
    
    Mentre le persone si alzavano dal proprio posto per fare una pausa, ebbi la sensazione
    
    che qualcuno mi stesse guardando. Mi voltai e vidi quegli splendidi occhi blu profondo che mi osservavano con un sorriso sul viso.
    
    Sorrisi in risposta.
    
    “Grazie per avermi informato sulle cose che mi sono perso. A proposito io sono Alessio.”
    
    “Nessun problema, sono Giacomo.”
    
    Aveva capelli castano cenere e occhi azzurri che mi toglievano il fiato. ...
    ... Indossava una stretta t-shirt bianca e una camicia a maniche corte sbottonata, Potevo vedere il suo corpo tonico attraverso la camicia.
    
    A quel punto la maggior parte delle persone se n’era andata. L’insegnante mi si avvicinò e mi diede una copia del programma.
    
    Lo presi e lo ringraziai, poi rivolsi di nuovo la mia attenzione a Giacomo e continuai
    
    la conversazione.
    
    Parlammo per tutta la pausa facendo conoscenza. Scoprii che viveva a pochi isolati da casa mia. Quello era il suo primo trimestre a scuola, immagino che venisse da una famiglia ricca dato che poteva permettersi di avere in affitto tutta una casa solo per lui.
    
    L’insegnante continuò con la sua lezione mentre io ero seduto accanto a quello splendido tipo. È ovvio che non recepii nulla di ciò disse l’insegnante, pensai a Giacomo per il resto della lezione. Quando questa finì presi il mio taccuino e mi preparai ad andarmene quando sentii la voce di Giacomo.
    
    “Allora Alessio, hai qualche lezione dopo questa?”
    
    “No. Ho finito per oggi. E tu?”
    
    “Anch’io. Vuoi venire a mangiare un boccone con me? Sto morendo di fame.”
    
    E sorrise.
    
    Chi avrebbe potuto dire di no a un sorriso del genere, pensai tra me e me.
    
    “Certo, conosco un bel posto che non è lontano da qui. Sei venuto in macchina a scuola?”
    
    “No.”
    
    Così decidemmo di prendere la mia macchina, mentre ci avviavamo notai che era un po’ più alto di me, circa un metro e ottanta.
    
    Salimmo in macchina ed iniziai a guidare verso il ristorante mentre pensavo ...
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