1. Rodimento e squisitezza


    Data: 30/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... labbra madide di secrezioni.
    
    Dopo pochi istanti, udii un prolungato gemito fuoriuscirle dalla bocca, là in quella congiuntura, compresi intuendo all’istante d’averle magistralmente procurato con grande perizia un qualcosa di magnifico e di spettacolare, che Simonetta non aveva mai provato né vissuto. Io mi sganciai da Simonetta tenendola in uno stato di fermento, d’eccitazione e di provocazione pressappoco insostenibile, aggredendole le tette e quel pelosissimo e focoso inguine, senza però mai attardarmi sul suo nucleo palpitante, che attendeva unicamente una pressione un po’ più veemente per prorompere, per dare in definitiva in piena escandescenza.
    
    Il supplizio e la soddisfazione, erano adesso incrementati dal turbamento e dalla verecondia d’essere mostrata, d’essere impiegata come un manufatto da indagare e da sviscerare, d’essere in pieno potere del mio pervertito estro e della mia viziosa inventiva, nel ruolo di maschio, dove volevo adesso afferrare e incollare il piacere, giustappunto un attimo prima che si scatenasse.Simonetta aveva il corpo accaldato, poiché quel velo luccicante di sudore ricopriva la sua chiara epidermide, i suoi occhi mi guardavano in modo avido e assetato, mentre io mi scatenavo oltremodo sondando quella calorosa femmina. Simonetta era sobillata al massimo, con un’espressione lussuriosa m’intimò di scoparla, allorquando con il cazzo eretto le pigiai le chiappe per sondarle le carni.
    
    Io l’accontentai all’istante, mi collocai al meglio e le ...
    ... conficcai il cazzo nelle fica nella postura della pecorina, appoggiandomi sopra i suoi fianchi per imprimere meglio gli affondi. Ben presto lacerai affliggendo la quiete di quella canicolare e accogliente deliziosa grotta, introducendomi là dentro e padroneggiando globalmente quel territorio, dominando e vessando quelle appassionate e vogliose pareti, scivolando con un lussurioso andirivieni, scoprendo di tanto in tanto il netto fulgore e il distinto luccichio del mio cazzo rigonfio.
    
    Il resto doveva ancora sopraggiungere, perché Simonetta aveva per me in serbo una gradita sorpresa. Voleva sperimentare che la scopassi come aveva per lungo tempo adocchiato, come raffigurato nel quadro “L’origine del mondo” di Gustave Courbet, che l’aveva fatta entusiasmare e infervorare più di tutti. Lei s’adagio comoda su d’una grande ottomana, mentre io gl’introducevo il cazzo facendolo sdrucciolare in quella foltissima e spessa boscaglia, strappandole poderosi e fervidi gemiti ogni volta che pigiavo, inabissandomi più a fondo e sprofondando dentro quel grandissimo paradiso, all’interno di quell’incantevole e magica vallata.
    
    Le nostre mani fremevano, Simonetta si dimenava contorcendosi con più veemenza, mentre io proseguivo a invadere profanando quel lussurioso e celato forziere, fino a quando Simonetta si perse dentro un oceano d’indicibili sensazioni e d’inesprimibili turbamenti, intanto che io seguitavo a scoparla violando la sua focosa e torrida fica.
    
    In un baleno avvertii i suoi ...