1. Chi sono io?


    Data: 15/10/2017, Categorie: Erotici Racconti Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    ... magari un cuoco o un macellaio e così non tutti coloro che sono qui sono
    
    se non sapete di cosa parlo cercatelo su google e capirete. Sto solo dicendo che amo il mio mister Hide e che senza oramai non riuscire a viverci e tutto sommato nemmeno voi senza le mie storie. Almeno così mi permetto di pensare.
    
    Tranquilli la chiudo qui per ora, a presto probabilmente un’altra storia di Lucrezia e Claudia le due troiette porcelline.
    
    Ah dimenticavo, Claudia nome per necessità di fantasia, è una persona incontrata sulle chat di msn, una delle poche di quel periodo che ancora frequento; lei è come la descrivo nella storia, simpatica, solare ma anche molto autoritaria, se la incontrate però state attenti è molto ma molto porca, ma capace di farvi sudare sette camicie.
    
    Mancavano pochi giorni alla festa del primo Maggio di sette anni fa, il solito collega anfitrione ci invita ad una scampagnata nei prati di Fagagna, un paese vicino Udine dove in una zona attrezzata per scampagnate si è soliti andare ad accendere il fuoco per la brace e stare in compagnia con amici.
    
    Non è che mi andasse molto andare quell’anno ma visto che seppur non ufficialmente ero la scopamica di tal collega, mi è toccato andare nonostante non mi sentissi per nulla di compagnia.
    
    Insieme a noi c’erano i soliti che non vorresti mai vedere in una compagnia di persone scompagnate, i quadri dirigenziali che per un giorno dimentacavo, loro, di essere i nostri capi ma che in realtà ci facevano sentire ...
    ... tanti Ugo Fantozzi, quelli che non capivano che le differenze sociali esistono anche fuori dall’ambiente lavorativo e quelli che come me non si sentivano affatto in palla.
    
    Quell’anno fu invitata anche la ragazza nuova che veniva da Firenze, lei poverina si sentiva ancora più spaesata di me, guardava tutto come fuori da una finestra, due mesi che era a Udine, stipendio basso, conti da pagare e nessuno che si conosce in modo particolare, insomma sei titubante tra lo startene per i fatti propri e il volere un po’ di compagnia intorno, ma questo me lo raccontò dopo.
    
    Due ore dopo che eravamo tutti lì, c’era chi accendeva la brace, chi giocava a pallone e chi faceva scherzi idioti a noi ragazze per lo più, noi si era in quattro, loro in dieci, insomma un bel gruppo di sfigatelli.
    
    Così mi ritrovai a parlare con la nuova venuta che scoprii si chiamava Giovanna; faceva un turno diverso dal mio e non ci eravamo mai viste se non per un “ciao ciao” buttato lì.
    
    Mi incuriosiva il suo modo di parlare, sentire del toscano in quella compagnia era divertente, era una nota di colore e in più mi incuriosiva perché si vedeva che era diversa, non legava ma perché considerava quella massa di persone che faceva di tutto per starle attorno un pianeta distante anni luce.
    
    Lei studi classici, loro per lo più ragionieria o scuola media, non che la scuola conti tanto ma faceva la sua differenza, loro dimentichi di tutto, lei non dimenticava mai di essere una segretaria d’ultimo ordine e ...