1. Linda la nerd – Capitolo 18


    Data: 26/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... orale, non aveva più un attimo di respiro. Lino era solo l’ultimo. E Alessio? Diavolo, pensò, Alessio? L’unico con cui lei ci avesse provato, il ragazzo che le piaceva e che spesso era nei suoi sogni erotici, il suo amante fatto da un paio di dita nella solitudine della sua camera da letto, aveva cercato di violentarla quando lei aveva compreso che era solo un povero stronzo e gli aveva negato un pompino. E quella mattina non si era presentato a scuola. Non che Linda avrebbe voluto incontrarlo, ma adesso era in pensiero, non tanto per lui quanto per la paura che il pomeriggio precedente gli avesse rotto il naso o uno zigomo nel liberarsi e l’avesse denunciata. La ragazza non dubitava che avrebbe avuto ragione lei, se mai la cosa fosse stata all’attenzione di giudici o anche solo di agenti delle forze dell’ordine. Ma i suoi genitori cosa avrebbero pensato se avessero saputo che la loro figlia stava per essere violentata da quello stronzo? Il pensiero la colpì come un pugno nello stomaco… e uno ancora più devastante venne inflitto dall’idea che i suoi genitori scoprissero che i suoi voti, solitamente tra il nove ed il dieci, avevano cominciato a calare quando aveva iniziato a frequentare il talamo di Tommaso e Tania. Ora che la sua vita a scuola era, incredibilmente, peggiorata e la sua vita sociale e sessuale andata completamente a pezzi, il suo rendimento scolastico ne avrebbe risentito negativamente ancora di più? – Dai, Linda, cosa ti vieta di… – iniziò a dire Lino, ...
    ... riportando la ragazza al presente. – Senti, vai a cagare! – sbottò Linda, ormai infuriata. Se non se ne fosse andato all’istante probabilmente l’avrebbe colpito con i libri di testo che aveva in mano. – Sì, Lino, levati dai coglioni e torna a segarti sui cartoni animati giapponesi. – ordinò una voce femminile che, dal tono, non permetteva repliche. Il ragazzo guardò oltre la spalla sinistra di Linda e, nemmeno avesse scorto un mostro, si voltò e quasi fuggì, scomparendo tra gruppi di studenti che si facevano i fatti propri nel corridoio. Linda aveva compreso, anche senza guardare, chi fosse alle sue spalle. Si voltò intimorita, temendo che volesse di nuovo metterle le mani addosso, come aveva fatto la mattina precedente, nei gabinetti. E invece, con sua sorpresa, Francesca si strinse le braccia al petto sovrasviluppato e si appoggiò alla parete di armadietti alla sua destra, sorridendo. Non un sorriso cortese, riconobbe facilmente la bionda. – Cosa… cosa vuoi? – domandò Linda, stringendo inconsciamente al seno i libri. Per quanto sembrasse impossibile, Francesca, quella mattina, appariva raggiante. A Linda, quella mattina, non sembrava nemmeno la solita stronza strafottente. – Oh, solo dirti, cara nerda, di metterti il cuore in pace che il problema dei mosconi non durerà ancora molto a lungo. – rispose, enigmatica. – Che intendi dire? – chiese la bionda, confusa, sebbene comprendesse che la sua nemesi non le avrebbe mai portato delle buone notizie. Francesca sollevò le spalle, ...
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