1. Linda la nerd – Capitolo 18


    Data: 26/01/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... capo del gruppo dei quattro sospirò, alzando lo sguardo, poi, passato qualche istante, tornò a concentrarsi sulla ragazza. – Non abbiamo altri programmi. La nostra gara premia la più brava. – Io sono la più brava! – rispose Linda, piccata, indicandosi con le mani, poi puntò un dito su Michele, che stava sogghignando soddisfatto. – Chiedete a quel… quel… – La ragazza si trattenne appena dall’insultarlo pesantemente, ma non fu necessario che nessun aggettivo le uscisse dalle labbra perché chiunque in ascolto capisse cosa intendesse. Il ragazzo dal brutto volto e che aveva avuto la fortuna di ricevere da Linda il miglior orgasmo della sua vita perse ogni malefica ilarità ma mostrò la sua volgare tendenza alla recriminazione e all’infamia. – Taci, puttanella! Non permetterti mai più! Mi hai fatto fare una figura di merda davanti a tutti! Linda gli avrebbe sputato in faccia. Si chiese come, durante il pompino, avesse avuto voglia di provare il suo lungo cazzo anche nella figa oltre che in bocca. Adriano lanciò un’occhiata annoiata al suo amico, che inghiottì quanto stava per dire contro la ragazza, sebbene non poté trattenere l’espressione di odio che rese ancora più brutto il suo grugno, poi tornò a Linda. – Francesca ci ha fatto notare che sei troppo brava per far parte della gara. – spiegò, alzando le spalle. – Ne abbiamo parlato. Siamo giunti alla conclusione che è una gara per dilettanti e tu sei una… uhm… professionista, diciamo. Alle sue spalle, sul volto del bel Daniele si ...
    ... allargò un sorriso sentendo nominare Francesca, mentre Michele sembrò sbavare veleno quando ripeté la parola “professionista”, riempiendola di connotati poco lusinghieri per una ragazza. Linda non fece nemmeno caso al fatto che l’avessero appena definita una puttana tanto era furiosa. – Cazzate! – disse, e sembrò avesse appena affondato uno stiletto nel cuore di ognuno dei presenti. L’unico a reagire fu Enrico, il suricato sfruttato, che abbassò lo sguardo, imbarazzato. – Io voglio rientrare! Adriano non le rispose nemmeno, girandosi e dandole le spalle. Gli altri seguirono il suo esempio, con Michele che le lanciò un ultimo sguardo di scherno. La ragazza sentì una rabbia crescerle dentro, al punto tale che li avrebbe picchiati, ma probabilmente, riuscì a pensare, non sarebbe riuscita a fare molto contro di loro, se non sembrare una isterica idiota. Si limitò a sibilare: – Quella troia di Francesca vi ha scopati tutti per buttarmi fuori, e voi non siete meglio di lei! Se ne andò prima di mettersi a disperarsi, sconfitta e delusa, poi, una volta nel corridoio, corse in bagno. Non voleva che nessuno la vedesse piangere, e si chiuse in un gabinetto, sedendosi sul coperchio della tazza e afferrando le gambe per stringerle al petto. Non voleva piangere come il giorno prima, nel parco, ma la delusione era davvero troppa: prima la perdita di Tommaso, poi tutti quei coglioni che volevano solo la sua bocca attorno al proprio cazzo, come Alessio che aveva anche cercato di violentarla, ...
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