1. Punizione di una dipendente


    Data: 29/06/2018, Categorie: Etero Autore: Asslover79, Fonte: Annunci69

    ... apre.
    
    Nessuna traccia di mail della sorella, piuttosto una lunga fila di mail con il nostro ex responsabile della contabilità.
    
    In 29 anni di attività non abbiamo mai licenziato nessuno, abbiamo solo costretto ad andarsene due persone per comportamenti veramente scorretti: un magazziniere perennemente assente e questo contabile che non faceva nulla di quanto gli venisse richiesto, tra l'altro ci dava informazioni errate sui pagamenti dei clienti e sul loro stato, facendoci fare spesso cattive figure con loro a cui andavamo a chiedere spiegazioni mentre i loro bonifici erano già stati correttamente inviati.
    
    Sapevo che era molto amico di Sara, non sapevo che a distanza di due anni dal suo allontanamento, si sentissero ancora.
    
    Apro l’ultima mail inviata quella sera e capisco. Capisco tutto.
    
    Era il forward di alcune altre scambiate quel giorno, anche in orari di lavoro, dove Sara parlava, oddio meglio insultava pesantemente il mio socio. Una serie di invettive e di giudizi negativi sul suo operato e i suoi modi di fare. Non una parola su di me, ma la cosa mi diede un fastidio tremendo anche perché un paio erano indirizzate, forse per errore anche ad altri indirizzi.
    
    Capisco che il mio socio non sia il massimo della simpatia, ama far sentire il suo potere ed è assurdo con persone che sai essere fidate e professionali al massimo,
    
    Posso capire quindi che generi qualche antipatia, ma il suo comportamento è stato sempre assolutamente integerrimo con tutte ed in ...
    ... ogni caso non meritorio di questo atteggiamento.
    
    Spengo il PC e passo il giorno dopo a chiedere in giro con discrezione se Sara parla di lui in modo cosi negativo anche in altri ambiti. Più di una mia collaboratrice mi conferma frasi dure e commenti sarcastici.
    
    Mi sento tradito, anche se tutto questo non riguarda me; non pretendo che le nostre dipendenti ci adorino, ma nemmeno che sparlino in giro.
    
    Decido, vista anche l' assenza del mio socio di non parlare subito con lui e di affrontare invece Sara alla fine del giorno dopo.
    
    Verso le 1600 le chiedo se può fermarsi un attimo dopo l’orario di lavoro.
    
    Non è una richiesta sospetta perché capita che a fine giornata si parli del lavoro svolto.
    
    Entra con indosso il camice di lavoro bianco. In luglio pur essendoci l’aria condizionata, le ragazze in laboratorio lavorano solo con il camice, si sentono più libere nei movimenti.
    
    Si siede compita davanti alla mia scrivania
    
    “Sara, mi confermi che l’altra sera parlavi con tua sorella vero?”
    
    Di colpo la vedo nervosa, si stringe con forza le mani.
    
    “Certo, scusami se ho usato il Pc aziendale invece di farlo a casa”
    
    “Quello sarebbe nulla lo sai e di cosa dialogavate se non sono indiscreto?”
    
    Sembra tranquillizzarsi
    
    “Oh di un poco di tutto, bimbi, prossime vacanze, i soliti discorsi”
    
    “Discorsi tipo questi?”
    
    Apro il cassetto e le porgo le mail incriminate che ho stampato la sera prima.
    
    La vedo sbiancare, le guarda a lungo, farfuglia qualcosa di ...
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