1. Punizione di una dipendente


    Data: 29/06/2018, Categorie: Etero Autore: Asslover79, Fonte: Annunci69

    In quell'occasione dovevo assentarmi due notti per un viaggio di lavoro in Toscana, ma fortunate coincidenze mi portano a rientrare un giorno prima.
    
    Ho la fortuna di avere un team di collaboratori davvero unito e propositivo e non nego che il piacere della mia attività è anche avere a che fare con un ambiente davvero positivo. Credo di aver contribuito a tutto questo in quanto di carattere sono molto aperto e come ho imparato da mio padre, amo rispettare la gente.
    
    Le mie collaboratrici sanno di poter contare su un rapporto schietto e sincero.
    
    A loro chiedo solo di essere professionali ed aiutarmi a mantenere sereno il clima lavorativo.
    
    Questa premessa è d’ obbligo per descrivere quanto accadde allora.
    
    Alle 18 arrivo in zona e decido di fare una scappata in ufficio.
    
    Utilizzo l’entrata per gli uffici che pensavo di trovare deserti in quanto il mio socio quella settimana era in ferie.
    
    Con sorpresa vedo invece una luce provenire dal laboratorio dove svolgiamo attività di conto lavoro per la nostra clientela.
    
    Nel laboratorio lavorano 3 ragazze fisse ed una quarta che ha scelto il part-time per motivi familiari.
    
    Ho pensato che si fossero dimenticate di spegnere, ma con sorpresa vi ho trovato Sara. E’ la responsabile del laboratorio, una delle veterane visto che è con noi dal 1997, una delle più fidate. A quel tempo 35 anni, sposata con un bimbo di 7.
    
    Tipica bellezza mediterranea dovuta all’origine siciliana dei suoi genitori. Capelli neri ricci, ...
    ... occhi marroni , corpo flessuoso ed insieme prosperoso nei fianchi e nella terza di seno, belle gambe, sguardo aperto, un filo malizioso.
    
    Integerrima nella sua fedeltà matrimoniale, a detta delle sue colleghe.
    
    La trovo al computer, le arrivo alle spalle e solo quando vicino mi faccio sentire. La sua reazione è stranamente scomposta. La vedo digitare velocemente i tasti e cambiare immagine della videata. Non avendo gli occhiali, purtroppo non riesco a leggere nulla.
    
    “Ciao, scusa, sono rimasta un poco a chattare con mia sorella, tra 10 minuti me ne vado”
    
    “Fai con comodo, io sono in ufficio per un’oretta se hai bisogno”
    
    Dopo 15 minuti bussa alla mia porta per salutarmi e se ne va.
    
    Rimango perplesso, c'era qualcosa in lei che prima non mi aveva convinto, soprattutto il suo atteggiamento e la sua reazione che erano state eccessive se effettivamente stava solo dialogando con la sorella.
    
    Decido di approfondire se possibile la cosa. Vado al laboratorio, accendo il PC, logicamente conosco la sua password e clicco l’icona riguardante la posta aziendale.
    
    Mi appaiono in entrata una serie di mail di clienti conosciuti, mi sembra tutto regolare, vado alla posta inviata, idem come sopra. Sto per desistere pensando ad un mio errore, quando vedo una cartella denominata “archivio”.
    
    Tento di aprirla, ma mi viene richiesta un’ulteriore password. Digito allora il nome del marito, accesso negato. Faccio un ulteriore tentativo con il nome del figlio e la finestra si ...
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