1. Il cuoco – Capitolo 2: “Marco porta a casa sua sorella”


    Data: 20/12/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... passati.
    
    Fingendo di non aver mai avuto quei pensieri, continuò: – Dicevo: lei un tempo era timida come te, forse anche di più. Quando andavamo alle elementari aveva persino vergogna a rispondere alle domande dell’insegnante. Poi, però, come puoi vedere, è cambiata completamente. Ora è volgare, maleducata, strafottente. Ti sembra un miglioramento?
    
    Lei non rispose, probabilmente perché, da come vedeva la propria situazione, essere vista nuda da chiunque su Internet e prendere per il culo la gente era comunque meglio di essere timida.
    
    – Come posso spiegartelo, Chiara? – domandò lui, più a sé stesso che a sua sorella, aprendo le mani verso l’alto come a sottolineare la sua limitatezza intellettuale nell’argomento. In realtà un’idea se l’era fatta benissimo negli anni, e la riteneva anche molto plausibile: Cinzia non era affatto cambiata, nel suo intimo. Semplicemente, la sua vera anima schiva e intimorita dal mondo intero aveva indossato un giubbotto antiproiettili fatto di insolenza ed esibizionismo invece che di kevlar, e portava avanti un regno fatto di foto pornografiche e sesso privo di vere emozioni perché la gente la ammirasse e la desiderasse, sebbene tali sentimenti fossero rivolti solo alla maschera che celava la sua vera persona, che restava ancora più oppressa dalla solitudine e dal senso di inadeguatezza.
    
    Ma come poteva spiegare tutto ciò alla sorella? Gli avrebbe creduto, o, piuttosto, avrebbe pensato che era solo un discorso per farla desistere dal ...
    ... frequentare Cinzia? – Non stare con lei, – si risolse a dirle infine, – è una pessima persona, e cercherà di ergersi sopra di voi non mostrandosi migliore rispetto a te e a quelle altre fesse che la seguono, ma distruggendo la vostra autostima.
    
    Lei rimase per qualche istante in silenzio, assimilando ciò che suo fratello le aveva spiegato. Poi, con studiata lentezza, si appoggiò con la testa sulla spalla sinistra di lui, chiudendo gli occhi. – Grazie, fratellone. Sei sempre così buono con me. – sussurrò, e una mano, calda per essere stata tra le sue cosce fino a quel momento, si appoggiò su quella di Marco.
    
    – Non preoccuparti. – rispose lui, accarezzandole goffamente i capelli, per la posizione in cui si trovavano.
    
    Lei rimase qualche secondo così, poi baciò la mascella del fratello e si alzò silenziosamente, accompagnata solo dal frusciare degli abiti, fino alla porta, dove il fratello la richiamò.
    
    – Un’ultima cosa, Chiara.
    
    Lei si voltò, forse aspettandosi un altro pezzo di ramanzina. Invece fu sorpresa dalla domanda di Marco.
    
    – Cos’è questa storia che dovresti… – iniziò lui, fermandosi per la follia dell’idea lanciata da Cinzia.
    
    Lei attese che lui completasse la domanda, osservandolo come se non capisse di cosa stesse parlando, poi, vedendolo tentennare, completò la sua frase: – …che dovrei bere la tua… – si fermò anche lei, scegliendo un termine più indicato per il seme di suo fratello. – …il tuo sperma?
    
    Solo una parte più inconscia della mente del ...