1. La libertà del peccato – parte 1


    Data: 18/12/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Dorotea, Fonte: RaccontiMilu

    ... – mi dirigo verso la porta a grandi passi afferro la maniglia ma questa non cede. E’ chiusa. Lui alle mie spalle ride.
    
    *Non mi sembra di averti dato il permesso di andare via, Heaven* provo a strattonare la porta ed a battere con il palmo della mano sul legno ma dall’altra parte nessuna risposta.
    
    *Ruth se n’è andata a pranzo. Tornerà tra un paio d’ore. Siamo soli. Perché non torni qui a sederti? Se preferisci possiamo accomodarci alla scrivania…* io mi volto guardandolo in cagnesco
    
    – Che cosa vuoi da me??? – fanculo anche al “lei” mi sta trattenendo contro la mia volontà
    
    *Che domanda… voglio solo un po’ di piacevole compagnia, niente altro* sorride quindi raggiunge la scrivania sedendosi dietro di essa ed unendo le mani come se fosse in preghiera.
    
    *Ti trovi bene all’interno della Colonia? Sei sufficientemente sfamata? Hai una stanza confortevole? Abiti puliti ogni giorno? Svolgi un’attività che ti soddisfa? Rispondi* mando giù un bolo di saliva oltre all’orgoglio.
    
    – Si – lui sorride
    
    *E dimmi, chi ti ha offerto tutto questo?*
    
    – Tu – lui annuisce
    
    *Non ti sembra di essere stata scortese con l’uomo che ti ha tratto in salvo da morte certa?* flette il capo in attesa di risposta. Io aspetto, ed aspetto ancora prima di abbassare lo sguardo. Lo sento sorridere.
    
    *Vieni qui. Avanti* mi fa un cenno con la mano. Mi muovo controvoglia ed anche un po’ imbarazzata. Forse ho travisato il suo gesto. Potrebbe essere mio nonno. Raggiungo una delle sedie poste di ...
    ... fronte alla scrivania, ma quando faccio per sedermi lui scuote la nuca.
    
    *Non fare la timida, vieni qui, da me.* mi fa cenno di fare il giro della scrivania. Cosa che faccio ma con estrema calma. Lui ruota la sedia verso di me e mi fissa dal basso verso l’alto quando mi fermo a mezzo metro da lui.
    
    *Brava. Voglio che tu sappia che non ti verrà fatto nulla di male. Soprattutto da parte mia. Sei al sicuro. Ora… devi farti perdonare per poco fa quindi slaccia i pantaloni. Sono un uomo all’antica, ancorato ancora ad antichi valori* io sgrano gli occhi. Che vuole? Prendermi a sculacciate???
    
    *Slaccia i pantaloni* ripete infastidito ed io deglutisco fissandolo male. Lui si incupisce adottando un tono freddo *Fa come ti ho detto o tra cinque minuti il tuo bel culo sarà sulla neve gelata dell’Alaska fuori dalle mura della colonia* quindi si schiarisce la voce.
    
    *Slaccia i pantaloni* ripete ed io ricacciando indietro il disgusto e l’umiliazione sgancio il bottone dall’asola. Non faccio tempo a farlo che lui afferra le gambe dei jeans strattonandole verso il basso. Mi scivolano fino alle ginocchia e resto con un paio di slip bianchi di cotone. Lui sorride quindi preso da una strana brama avanza con la schiena infilando il naso tra le mie cosce socchiuse. Mi annusa profondamente il sesso, afferrando con forza le mie natiche con le sue mani raggrinzite dal tempo. Prende ancora un lungo respiro quindi si ritrae.
    
    *Magnifico, semplicemente… magnifico* deglutisco mortificata da quel ...