1. Il viaggio di Cecilia 6


    Data: 07/12/2022, Categorie: Sentimentali Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    ... quell'uomo di cultura e rigore, lo ammiravo, ne amavo la serietà, l'intelligenza, la dolcezza nei miei confronti, il suono pieno della sua voce mi vibrava nel profondo; quando ero con lui non avevo che il desiderio di farlo felice, di donarmi a lui, di succhiare l'essenza di ogni parola, ogni gesto, ogni pensiero del mio amato mentore.
    
    Ma soffrivo tremendamente dell'impossibilità di vivere quel sentimento alla luce del giorno; per vendetta e dispregio continuavo a gettare queI mio corpo, così turgido e fresco, nel mio ventiquattresimo di cammino nella vita, ma, allo stesso tempo, vecchio e logoro da due lustri di mercimonio, fra braccia ignare della mia sofferenza; gridavo silente, piangevo lacrime aride mentre uomini godevano delle mie carni, lavandosi poi la coscienza con scudi e doni e, infine, tornare poi alle loro mogli.
    
    Mario era diverso, mi giuravo; mi amava, mi dicevo; ma non avevo ben chiaro cosa provassi davvero per lui. Ero felice del fatto che restava con me, che mi cercava e salutava in pubblico, che mi invitava a teatro e non si nascondeva se eravamo in qualche osteria assieme, avevo la speranza che potesse essere amore vero; vacillavo; ero disposta a rinunciare a Federico e ...
    ... renderlo unico; gli avevo già detto tutto di Corner quell'estate del 30, l'accettava, come anche le mie frequentazioni; forse un dubbio mi sarebbe dovuto venire. Divenne triste realtà quando Berenice della Ciaia, sua legittima, venne a Roma quell'inverno: Mario, come tutti gli altri non restava più con me e poi, col nuovo anno, non ci vedemmo più.
    
    Anche il mio corpo cominciava a cambiare, dentro cresceva e scalciava un piccolo Chigi.
    
    E, come per Giacomo, mio figlio non sa chi veramente l'ha tenuto in grembo, carezzando il ventre mentre lui, al sicuro, si nutriva di me, non conosce il dolore che ho patito quando Berenice mi disse (anche questo Mario non lo sa): "è un bel maschietto, non pensavo che una sporca meretrice come te potesse essere una buona fattrice! è adesso figlio mio, punto, tu non sarai mai nulla per lui; verrà chiamato Flavio, come da tradizione e non Alessandro come vorresti".
    
    Il nome dell'unica specie di padre che ho avuto fu la mia sola richiesta, ma era ovvio che non sarebbe stata accolta.
    
    È nato il primo di maggio a Roma, in via di Ripetta, risulta venuto al mondo in Siena il decimo dello stesso mese, in via del casato.
    
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    storia di una fiorentina del '600 
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