1. Il viaggio di Cecilia 6


    Data: 07/12/2022, Categorie: Sentimentali Autore: beatrice, Fonte: EroticiRacconti

    ... bosco si rese conto d'essere oramai solo e scappò via di gran galoppo tenendosi il cappuccio.
    
    Said, anche grazie a qualche culata della mia cavalla atterrò i due sgherri, uno cercò di scappare gettandosi nel folto della boscaglia ma si scontrò, voltandosi per vedere se rincorso, contro un albero e cadde all'indietro tramortito: andai a riprenderlo e lo trascinai mani legate dal suo compare…
    
    Una pattuglia dei Medici stava rientrando alla rocca sulla sommità delle millecinquecentocinquanta braccia del monte, tre miglia a maestrale di dove eravamo. il caporale disse: "che è successo qui?"
    
    Mario iniziò indicandoci: "sono Mario Chigi di Siena e questi viaggiano con me; questi qui legati, invece, ci hanno assaliti ed uno di loro ha ferito questa mia guardia" indicò la spalla trafitta di Marco "erano comandati da un'uomo incappucciato che è riuscito a fuggire nel folto, laggiù, verso grecale e da quell'energumeno che ha avuto la peggio",
    
    "mi dispiace per la pessima accoglienza... silenzio voi due" gridò ai ladruncoli "parlerete alla fortezza" e riprese a noi "bel lavoro! datemi le briglie li portiamo su noi, voi proseguite come preferite: vedo vi sapete difendere! alla posta nuova, prima del borgo, c'è un bravo chirurgo che ha studiato dal Paré in Francia, un po' macellaio ma bravo, ci penserà lui a sistemare il vostro amico" infine ai suoi: "spronate i cavalli, andiamo miei prodi!"
    
    via loro dissi stupita: "certo, tesoro, la foresta è grande e siamo entrati nel ...
    ... granducato solo da poche miglia, mi sorprende vedere già in giro truppe",
    
    "è rischioso qui, peccato solo che siano arrivati tardi; andiamo che Marco ha bisogno di cure e fra poco sarà buio"
    
    dovemmo mandare veloci i cavalli, anche se in salita e con Marco che soffriva ad ogni sobbalzo, ma arrivammo giusto sull'imbrunire.
    
    Il barbiere-chirurgo stava terminando una cucitura ad un contadino quando Said e Michele entrarono sostenendo Marco
    
    "perbacco!" esclamò "intanto levategli la camicia e lavatelo bene con quell'acqua bollita, metto l'impiastro al buon vecchio Tobia e arrivo"
    
    così fece, il vecchio salutò ed uscì tranquillo, sulla porta si fermò a parlare con Mario, io guardavo attenta quel che faceva.
    
    Il dardo non era molto affondato e lo sfilò facilmente.
    
    un fiotto di sangue uscì ma cambiò subito in un rigagnolo lento, "bene!" disse "almeno la ferita s'è pulita bene, nulla di rotto, amico mio, a parte un tendine: sei stato fortunato, mezzo pollice più giù e addio braccio..."
    
    Marco era inerte e non disse parola, un sacco sarebbe stato più espressivo,
    
    "e che è un vestito? che ci fa con ago e filo?"
    
    ironizzò Said,
    
    "devo chiudere il foro, sennò s'ammala",
    
    "e il ferro rovente?"
    
    domandò Michele,
    
    "ooh! ste cose da tempi delle crociate! avete visto Tobia prima, no? era un taglio di mezza spanna, questo è appena mezzo dito! su, su, tenetelo fermo che lo buco un paio di volte",
    
    "cos'era quell'impiastro di prima?"
    
    chiesi curiosa,
    
    "bravo ragazzo, ...