1. Come sono diventata cio' che sono oggi per colpa della mia famiglia (3)


    Data: 28/11/2022, Categorie: Incesti Autore: Simona_O, Fonte: EroticiRacconti

    (Leggete i due racconti precedenti per capire meglio questa storia).
    
    Sciacca. Sicilia. 1987. Ho 19 anni. Mi sono diplomata. Scopo da tre anni con mio zio paterno. Mia madre e' la sua amante. Spesso ci scopa insieme. Mio padre sa tutto ma fa finta di non sapere. Ai miei sta bene cosi'. Hanno avuto una villetta nuova di zecca. Una macchina tedesca di grossa cilindrata che fa voltare le teste della gente. Gioielli per il decollete' generoso di mia madre.
    
    La mia rabbia iniziale si e' trasformata in indifferenza. Non mi frega piu' niente di nessuno di loro. Mi fanno abbastanza schifo.
    
    Pochi giorni dopo il diploma (60/60 migliore della mia classe) i miei dicono che vogliono parlarmi di una cosa importante.
    
    Dopo varie frasi inutili e di circostanza iniziano a parlarmi in maniera diretta.
    
    Mio zio ha trovato un'altra donna sposata piu' giovane di mia madre per divertirsi a fare il maschio dominante su suo marito e chi le stava intorno e quindi io rischiavo di dovere ricevere da sola le attenzioni dello zio e per il mio bene volevano che me ne andassi dal paese.
    
    Ero sorpresa. Piacevolmente sorpresa perche' credevo, anzi, che mi chiedessero di scoparci ancora di piu' per avere i suoi "favori". In realta' la cosa era un po' strana perche' mio zio godeva veramente nello scopare la moglie di mio padre e quando voleva qualcosa di forte anche sua figlia. Insieme. Perche' e' vero che solo tre anni prima al mare si era divertito solo con me ad aprirmi il culetto e riempirmi ...
    ... di sperma ma secondo me piu' per "marcare il territorio" che altro.
    
    Pero' puo' essere che i miei sapessero altro. Strano pero'.
    
    Io probabilmente avevo cosi' tanta voglia di avere un segnale positivo dai miei genitori che presi la cosa come la loro volonta', finalmente, di proteggermi e non piu' di usarmi a loro vantaggio. Le persone possono cambiare dopotutto.
    
    Vogliono che vada a Torino dalla zia per parte di mia madre. La mitica Zia. Con la "z" maiuscola. Le rare volte che ci veniva a trovare al paese era un evento. Perfettamente integrata al nord, la zona d'Italia vista da noi come il luogo di ogni opportunita'. Si era fatta strada da sola partendo come semplice impiegata e poi diventata artigiano con un minuscolo negozio di parrucchiera e poi imprenditrice con una sua catena di negozi di "hair couture" come diceva lei. Solo il nome faceva capire che era una cosa importante.
    
    Come mia zia. Zia Concettina per noi. Cetty come si faceva chiamare lei. Elegante, sicura di se, intelligente, sempre curata. "Sono la migliore pubblicita' della mia attivita'".
    
    La frase tipica da noi in paese era "lei si' che ce l'ha fatta".
    
    Quando mi dicono di trasferirmi da lei devo ammettere che ero non solo sollevata ma addirittura contenta.
    
    Mi dicono che potro' fare a Torino l'universita' se vorro' continuare. La zia paghera' il tutto. Fantastico!
    
    Volo via dalla Sicilia in tutti i sensi. Non solo fisicamente. E' un'opportunita' incredibile.
    
    Mia zia mi viene a prendere in ...
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