1. L'iniziazione


    Data: 23/06/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Alternos, Fonte: Annunci69

    ... segue con maggiore discrezione. Noi invece indugiamo, a chiacchierare, fumando una sigaretta, stretti nella sua cinquecento vecchio stampo. Io al solito la faccio ridere ma anche un po' imbarazzare. Lei mi da consigli, mi dice che non devo esagerare, che il troppo stroppia. Nel farlo si vede che intenerisce. Mi sistema una ciocca di capelli.
    
    E' affettuosa con me, durante il viaggio, se non deve cambiare le marce tiene la mano sulla mia coscia, mi accarezza. Al contrario degli altri ha scelto la strada vecchia per tornare, più lunga e tortuosa, più tranquilla, assai poco trafficata. Specie a quell'ora di notte. A un certo punto decide di fare una cosa che se fosse stata meno brilla non credo avrebbe fatto. Mi invita a guidare la sua macchina. E' la prima volta? Dai prova, mi dice. Devi fare così e così. Per cambiare di marcia poggia la mano, bollente, sulla mia. Mi sento eccitato, ma dura poco, qualche centinaio di metri e capisce che è meglio tornare alle posizioni precedenti. Con una novità, le carezze sulla coscia sono ora a più ampio raggio, le unghie mi sfiorano le palle piene e dure. L'erezione è una conseguenza. Abbastanza apprezzabile: il pacco cambia forma stretto nei jeans, diventa una sbarra orizzontale. E lei, la Prof, non può non notarlo, la "cosa" non lascia troppo spazio all'immaginazione. Sorride contenta: gatta col sorcio in bocca.
    
    Son viaggi che durano un soffio: la stradina solitaria, immersa nella campagnia, finisce e siamo in paese, sotto casa ...
    ... sua. Cosa potrà succedere ora? Al suo invito a salire da lei avrò rifiutato, con l'aggravante di una battuta sciocca e stronza, infantile? Avrò inforcato il vespino e via, a tutto gas verso il lettino nella cameretta di casa, con i poster dei giocatori sulle pareti? Magari pure impennando, a rischio di rompermi l'osso del collo. Sarà andata così? Oppure...
    
    Davanti al suo portone di casa, io accanto a lei, giovane cavaliere dalle larghe spalle, a proteggerla. Sono quasi le tre del mattino. Lo scatto della serratura e la prof mi si rivolge sorridente: Vuoi salire a casa, su da me? E' un brivido. La reazione è di sorpresa, ma in quegli attimi di titubanza diversi sentimenti sono emersi dentro di me, contrastanti. La curiosità, che si porta dietro immagini sconce della Pizzi, coi suoi occhialetti, in pose da giornaletto porno, maggiore fonte, fin lì, della mia educazione sessuale. Ma anche l'ansietà legata alla mia totale inesperienza, e anche al mio carattere ancora acerbo: altri alla mia età avevano già fatto (o almeno così si vociferava). Poi la preoccupazione, se a una certa ora (quale?) i miei si accorgevano che non ero rientrato erano capacissimi di chiamare i carabinieri: già mi immaginavo portato via in mutande (lavate da mamma acqua e sapone) fuori dall'appartamentino della Pizzi, con in mano i pantaloni: che vergogna!
    
    Mi ha riscosso lei, appoggiando una mano sul mio braccio, come per trattenermi, ma con leggerezza. Il sorriso era una muta preghiera, ma anche una ...
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