1. La Caduta. Atto Quarto. Della decisione di Septimo, dell’elezione di Serena Prima a Comes Imperatoris e di ciò che seguì.


    Data: 24/10/2022, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... fratello. Sei un nemico, con cui io sono in guerra, e la nostra guerra si concluderà in un solo modo. Con la tua morte, o con la mia.
    
    Seguiva la firma. Nient’altro. Quella lettera era odio puro. Un odio giustificato, così sicuramente pensava sua sorella. Septimo sospirò. Aveva pensato più volte di scriverle ma a che sarebbe servito? I deboli parlano, i forti agiscono. Da che mondo e mondo era sempre stato così. Appallottolò la lettera. Pensò di gettarla nel braciere ma si trattenne. Nessuna tregua, nessuna pace. Nessun’espiazione. Septimo ponderò come agire. Cosa fare. Decise: l’indomani avrebbe convocato una riunione con i Legati ancora fedeli ed eventuali alleati. Fece diramare l’avviso a tutti i possibili interessati. Dopodiché si chiuse nelle sue camere. Bevve moderatamente. Cenò. Ripensò al passato. Aristarda lo odiava. Eppure c’era stato un tempo in cui avevano studiato sotto lo stesso Socrax, precettore eccellente. Un tempo in cui la intesa era forte. Alla cerimonia per la maggiore età di lui, fu Aristarda a reggere il cerum veritas e ad annodargli la cinta in vita come voleva la tradizione. E quando lei ebbe a svolgere il proprio servizio religioso, fu sempre lui a farle visita nella serenità del suo eremo. Parlavano, all’epoca. In realtà, Septimo sapeva che, pur non potendo riaverla al suo fianco come sorella, non poteva che sentire la mancanza di una simile complicità. Era quello a fare male.
    
    Gli altri fratelli e sorelle, illegittimi figli nati dai rapporti ...
    ... di suo padre con amanti ignote, non gli erano cari in alcun modo, erano poco più che estranei. Dursillia Exima Nera, lei gli era stata ben cara. Ma solo per saziare la sua lussuria. Ed era stata un banchetto eccelso.
    
    Ma ora, le conseguenze della sua azione riverberavano lungo tutto l’Impero.
    
    Aristarda era orgogliosa, determinata, persino retta nel suo agire. Septimo sorrise senza gioia. Era anche bella. Le sue spie gli avevano portato numerose immagini. L’Imperatrix in esilio era una donna conturbante, di una bellezza che sprigionava sensualità. Ma Septimo Nero ormai sapeva, al di là di ogni dubbio, che piuttosto che giacere con lui, sua sorella si sarebbe strappata il cuore a mani nude. Era troppo risoluta per cedere. E l’ammirava per questo.
    
    Cercò di dormire, per poter essere lucido e ritemprato l’indomani.
    
    La notte non era stata foriera di buon sonno o di consigli. Septimo Nero si svegliò con un senso di stordimento quasi pari a quello con cui si era coricato.
    
    I sogni non erano stati piacevoli. Aristarda, poi Dursillia, poi ancora Arisatrda… Le due donne si erano mescolate come in un delirio erotico. Aristarda posseduta da lui nelle sale del palazzo, Durisillia a guidare la rivolta contro di lui. Septimo si massaggiò le tempie. Andò al Balineum a lavarsi con l’aiuto di due ancelle. -Mio signore?-, chiese il servitore, Asiatico. -Sto bene. Porta la colazione.-, disse lui con tono calmo ma deciso. Asiatico obbedì. Mangiando il pane e bevendo il succo di frutti ...
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