1. La Caduta. Atto Quarto. Della decisione di Septimo, dell’elezione di Serena Prima a Comes Imperatoris e di ciò che seguì.


    Data: 24/10/2022, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... dolceamari, Septimo cercò di fare mente locale. Se solo avesse trovato il modo di spostare l’equilibrio dalla sua parte! Aristarda aveva meno uomini, ma la situazione stava cambiando. Se fosse riuscita a garantirsi una testa di ponte in Ferancia… Septimo preferì non considerare la questione. Il conflitto sarebbe divenuto una guerra logorante, destinata a fagocitare le risorse dell’Impero in una voragine che avrebbe potuto condurre Roma al declino e alla caduta.È colpa tua! Tua e basta! Hai offeso gli Dei! Il pensiero durò solo un istante, ma Septimo notò che aveva i pugni serrati spasmodicamente, tanto da aver fatto sbiancare le nocche. No! Non era colpa sua! Si rifiutava di accettarlo! E si rifiutava di credere che ciò lo avrebbe reso il fautore della fine dell’Impero! Non sarebbe stato lui a trascinare Roma nell’abisso!
    
    -Mio signore?-, chiese Asiatico. La voce dello schiavo scosse Septimo Nero da quei pensieri. Si accorse che aveva stretto il pane sino a stritolarlo. -Dannazione.-, sibilò l’Imperator. -Gliene porto un altro?-, chiese Asiatico. Septimo scosse il capo. Non aveva più fame. -Ho finito, Asiatico.- disse con tono sufficiente. -Sì, signore.-, disse lo schiavo chinando il capo.
    
    Tornò alle sue camere e si vestì. Indossò la corazza e cinse il gladio cerimoniale. In Roma non era permesso ai ministri civili e imperiali di brandire armi affilate. Il gladio era un pezzo di metallurgia esemplare, adornato di fregi sublimi e con una foggia superba, ma non aveva ...
    ... filo alcuno. Era mera rappresentazione. Andava bene. -Signore? La guardia è pronta.-, disse Viriato. Viriato Maltiaco era a capo della Guardia Palatina da diversi anni. Era un guerriero anziano e decisamente esperto. A sessant’anni era ancora in grado di battere in combattimento giovani di trenta estati. -Grazie, Viariato.-, disse Septimo. Viriato era un puro. Non aveva dato credito alle voci, non aveva tradito. Avrebbe potuto, ma non l’aveva fatto. Di lui, Septimo Nero si fidava ben volentieri. Era sempre stato al suo fianco, impassibile, inflessibile e laconico come ci si aspettava da un veterano del suo calibro. Uscì dalle proprie stanze lasciando che la guardia si serrasse attorno a lui.
    
    La sala dello Strategium era un capolavoro d’ingenieria. Gradevole a vedersi ma senza che le decorazioni e i fregi impedissero agli astanti di presenziare alla riunione, o interferissero con le strumentazioni olografiche e i macchinari ivi presenti. Oltre a Septimo c’erano il Generale Antus Vasio, al comando delle due Legioni Italiche, il Proconsole Librutio Quinto, Governatore della Ferancia Cisalpina e Transalpina, i Prefetti Vannio Sartonio e Amsio Calus, responsabili delle flotte difensive interne e svariati altri strateghi e generali. Molti erano presenti solo grazie a trasmettitori olografici. -Mio signore, la Governatrice di Eprius, Lina Dosmedea è presente.-, disse una voce di donna proveniente da uno dei trasmettitori. La figura era di una donna bionda, piacente a dispetto dei ...
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