***il treno dei desideri*** - Racconti Erotici

***il treno dei desideri***

... sexy

Ecco ero pronta!.

Mi voltai e feci scorrere il dorso delle mani sui fianchi con un atteggiamento molto femminile, e dissi "Voilà! Ora puoi chiamarmi Alessia" .

Renè con un filo di voce mi disse 'Alessia sei un sogno ' e mi appoggio una mano su cazzo

Io per reazione afferai il suo.

Ad entrambi ci pervase un fremito, sentivo il sua bastone pulsare di piacere allora lo strinsi con più forza.

La mia lingua entrò nella sua bocca mentre la sua nella mia.

Baciai il suo collo fino a scendere lungo i pettorali muscolsi, la sua pelle era liscia e accuratamente depilata, sentivo le fibre del suo petto contrarsi dal piacere sotto le mie labbra, finche non percepiti la sagoma del suo capezzolo, la mia lingua iniziò a roteare intorno all areola, iniziai a succhiare con forza il suo capezzolo.

Con un gremito lui mi disse "Mordilo! ".

Strinsi la punta tra i denti in quel momento ebbi paura di avergli fatto male, ma mentre pensai questa cosa lui mi chiese di morderlo più forte, lo accontentati e sembro gradire, disse "Brava cosi mi stai farndo impazzire".

Le mie mani ora erano sul suo cazzo, una stringeva l asta nodosa, percepivo chiaramente le vene e il grosso canale che correva dalla base alla punta sul palmo della mia mano, mentre l altra mano aperta forniva appoggio ai testicoli che massaggiavo delicatamente.

Dopo qualche istante senza rendermi conto mi ritrovai in ginocchio.

Mi infilati una palla in bocca e succhiai molto ...

... delicatamente affinché non gli facessi male, la tenni dentro per qualche istante, poi dopo aver tirato fuori la prima riservai lo stesso trattamento alla seconda

Con la lingua leccavo tutta la lunghezza del asta fino ad arrivare a baciare la sua cappella avvolgendola con le labbra in un caldo e umido abbraccio, la feci entrare dapprima nella bocca poi avidamente mi spinsi quel grosso cazzo giù per la gola, lo sentivo fin dietro la lingua, ma ne volevo ancora e cercai di spingerlo giù ancora il più possibile ma ad un certo punto mi causò un conato di vomito, per quanto era entrato in profondità, con un rapido movimento lo estrassi completamente dal mio cavo orale.

La saliva densa che si trova in profondità della gola crava come un ponte di fili bianchi che univano la sua cappella alla mia bocca, con la mano raccolsi la saliva e gliela impiastricciai per bene sul cazzo, mentre riprendevo fiato, mi alzai e con aria da ochetta offesa gli dissi "Vuoi strozzarmi con quel grosso salame?"

Mi spinse sul letto, e ora lui era ad inginocchiarsi per terra, capii le sue intenzioni quando mi sfilò il perizoma e sollevò la minigonna del tubino, con mio stupore mi prese in bocca il cazzo, riusciva ad infilarselo completamente, e senza difficoltà viste le dimensioni più ridotte in confronto alle sue, avevo la sensazione che il mio non fosse il primo pompino che faceva, vista la notevole abilità, provavo un piacere immenso e ancora di più quando iniziai a strizzarmi da sola i capezzoli ...