***il treno dei desideri*** - Racconti Erotici

***il treno dei desideri***

... assunsi di proposito una posizione a 90 gradi, adesso ero completamente nuda appare il mio fantastico perizoma, e tra il mio culo e la parete c'erano solo pochi centimetri.

Renè voleva passare per raggiungere l altra parte della cuccetta forse per godersi la mia vista da un angolazione migliore, non saprei, ma lo spazio esiguo lo costrinse a strusciarmi il cazzo sul' culo.

Come sentii il turgido manganello tra le chiappe istintivamente mi feci indietro schiacciando il bel Renè tra me e la parete

Sentivo chiaramente quanto fosse duro qul grosso cazzo che si appoggiava sul mio fondo schiena.

In preda all eccitazione mi tirai su e appoggiai la mia schiena sul suo petto tenendo sempre il culo spinto contro il suo bastone iniziai a fare dei movimenti circolari col bacino, rimanendo in quella posizione mi voltai solo con la testa e lo baciai in bocca fu un bacio molto sensuale.

Ma ad un certo punto mi girai e presi le distanze spingendolo con le braccia contro la parete.

Lui con la faccia inebetita, ed io con l ardore negli occhi, ci guardavamo intensamente, percepii che adesso i ruoli si erano invertiti la mia timidezza era diventata ardore.,la sua sicurezza si era trasformata in un istinto primordiale che sembrava aver annullato il suo brillante intelletto.

Sapevo che travestita sarei diventata un felino sexy al quale nessun uomo riusciva a resistere e questo accendeva in me un fuoco.,travestirmi per me era una dipendenza al pari di una droga.

Gli ...

... sussurai 'stai calmo la strada per Parigi è lunga"

Dalla valigia presi la mia parrucca preferita dai capelli lunghi leggermente mossi di color castano

Quando la indossavo il mio viso cambiava i suoi lineamenti, si addolcivano.

La indossai dandogli le spalle e pensai che se avessi calzato le mie laboutin nere dal tacco vertiginoso e la suola rossa glia avrei fatto scoppiare il cazzo dal desiderio,

ma prima indossai un paio di autoreggenti scure leggerissime e poi infilai le mie fantastiche scarpe da troia.

Mi voltai leggermente e notai che con la mano stringeva il suo grande cazzo alla base, pensai che avrebbe potuto affermarlo con entrambe le mani e la sua cappella sarebbe comunque rimasta fuori, una serata fortunata!.

Anche io a questo punto mi ritrovai con la mia erezione sapevo che il mio cazzo era nettamente più piccolo ma cmq sufficientemente lungo per fare capolino dal pizzo del perizoma sotto l ombelico

Adesso, grazie ai tacchi vertiginosi e le calze, le mie gambe erano perfette.

Avevo sempre avuto caviglie strette e un bel polpaccio che sviluppava in una bella forma a cuore mentre saliva verso l alto, adesso il mio sederino era ben alto, ed ero consapevole che tutti quegli squot in palestra avevano dato i loro frutti.

Optai per un tubino nero cortissimo che fasciava alla perfezione il mio esile corpo lasciando una spalla scoperta

Mi passai sulle labbra un filo di rossetto rosso porpora che con la mia carnagione chiara mi dava un aria molto ...