1. FACCIO MARCHETTE, MI PIACE E GUADAGNO BENE


    Data: 14/10/2017, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Sensazioni Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... poco almeno. Non so valutare il tempo, tutti mi avevano fatto la cosa una volta almeno e dopo un poco sentii il rumore di una macchina e non molto più avanti, mentre uno dei rimasti si accomodava di nuovo con me, -un antipastino- disse uno degli altri -mentre arrivarono le cibarie.- Da mangiare e da bere. Offrirono da mangiare anche a me ma rifiutai, non avrei proprio potuto mangiare ma avevo sete. Mi tolsero il bavaglio e potei bere della’ acqua minerale gassata. Stavo tornando in me, era stato tremendo è vero ma avrei temuto peggio. Sazi di cibo loro ed io di nuovo impossibilitata a gridare, si rivolsero di nuovo a me, il loro giocattolo e giocarono a lungo. Il peggio fu quando mi girarono prona e usarono per i loro divertimenti il mio posteriore. Quando il primo di loro me lo forzò bestemmiando perchè non riusciva a far quelo che voleva, svenni od almeno credetti di svenire mentre sentivo la carne lacerarsi. Con gli altri non so quante volte fui meno fortunata. Anche il sesso però era ormai in fiamme ma ormai ero spesso priva di sensi. Mi risveglio a sufficienza solo mentre stava già facendo chiaro. Ero stata slegata. Presi i vestiti scesi, non desideravo altro che lavarmi e sotto c’ era un rubinetto che avevo visto ed usato la sera prima. Mi girava la testa, ero tutta un dolore e piangevo ma ebbi forze sufficienti per pedalare in qualche modo fino a casa. Acqua calda, tanta acqua calda. Papà era via, Inghilterra e poi USA. Sarebbe tornato in aereo di li a qualche giorno. ...
    ... La cameriera invece telefonò che sua madre stava un poco meglio ma si assentava ancora due giorni, tornava martedì. Poco male. Non ero una gran cuoca ma due spaghetti sapevo farmeli ed aprire una scatoletta pure. Al ritorno della cameriera il martedì ero apparentemente a posto e due giorni prima avevo iniziato il mio periodo mestruale, la ‘malattia’ come dicevo a papà quando mi vedeva sbattuta e pallida. Comunque non ero incinta e questa fu la cosa che mi decise al silenzio. Ho mantenuto il segreto con tutti. Papà avrebbe fatto fuoco e fiamme ma senza costrutto, non ero in grado di identificare nessuno e sarei diventata la favola della scuola e della città. Ripensando a quelle ore, di una cosa mi resi conto. Finché non fui sodomizzata non avevo provato dolore o quasi, forse, quasi una forma di perverso piacere unito ad un altrettanto perverso senso…di non so cosa. Confermai la sensazione di piacere anni più tardi, dopo la maturità. Non ero più vergine e senza patemi d’ animo andai a letto con un giovanotto che scoprii essere piuttosto rude e mi piacque. Meno mi piacque qualche tempo dopo un altro uomo tutto gentile. Di nuovo con il giovanotto rude fu bellissimo. E’ da allora il mio amante. Amante e padrone della mia volontà. Sua succube se volete. Faccio tutto quello che vuole, sempre e compreso questo. Marchette per me e per lui. Guadagno bene, molto bene. Il ‘giro’ mi reclamizza come una splendida giovane signora della buona società. Per questo con i clienti, molto spesso, ...
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