1. Eneide Postmoderno – Dell’errare degli esuli e delle loro vicende


    Data: 14/08/2022, Categorie: Erotici Racconti Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... e dal dolore, Cthea svenne.Rapdiamente, Asclepia ne sancì il trasporto nel Sanitarium.Mettendo all’opera tutta la scienza di cui disponeva, l’Apotecaria stabilì le condizioni di Cthea.-Due costole fratturate, lesioni al braccio destro, una lussazione del tendine del braccio sinistro sicuramente dovuta all’eccessiva tensione e la gamba sinistra presente fratture in più punti.-, disse a Maghera e a Janus, accorsi insieme alle Amazzoni per sincerarsi delle condizioni della guerriera.-Lesioni interne?-, chiese l’Esule. Asclepia scosse il capo, sconsolata.-Non sembrerebbe ma non dispongo degli strumenti ottimali per verificarne l’assenza o la presenza. Purtroppo durante l’esodo da Licanes non abbiamo potuto portarli con noi.-, ammise, -Ci tocca aspettare. Il suo destino é in mano ai suoi déi e ai nostri.-.-La Dea Madre veglierà su di lei.-, disse Maghera. Si accomiatarono.
    
    Cthea rimase incosciente per il giorno successivo. Fu verso il mezzogiorno del giorno dopo che riaprì gli occhi, trovandosi davanti Asclepia, intenta a controllarne le condizioni.-Non sono morta…-, sussurrò, sbalordita.-No. Anzi, tutti noi ti dobbiamo probabilmente la vita. Ma dimmi, senti dolore da qualche parte, un dolore acuto?-, chiese l’Apotecaria. Cthea cercò di concentrarsi. Dolore? No, non ne sentiva.-No… solo… la gamba, fa un po’ male ma é sopportabile. Un dolore sordo.-, disse.-Già. Ho iniettato degli anestetici. Non sentirai dolore, ma é fratturata in due punti. Saresti dovuta essere morta…-, ...
    ... disse Asclepia. Cthea sorrise, consapevole del miracolo di cui era protagonista.-La Dea Madre ha vegliato…-, sussurrò. L’Apotecaria annuì.-Già. Comunque sarebbe bene che tu restassi ferma e a riposo.-, disse, -Hai anche due costole fratturate e un probabile outlet toracicus.-, continuò.-Un cosa?-, chiese Cthea.-Un outlet toracicus. Le costole fratturate possono star compromettendo la respirazione. Ho dovuto steccare il torace e ovviamente questo implicherà l’impossibilità di muoversi da parte tua, almeno per un po’.-, spiegò Asclepia mentre le poggiava una mano sulla fronte.-Hai la mano freddina…-, disse Cthea. Asclepia parve persa nei suoi pensieri e l’amazzone dovette ripetersi. Subito, l’Apotecaria sollevò la mano.-Scusa… stavo riflettendo.-, disse con un sorriso, -Comunque non c’é febbre.-, decretò.-Bene.-, sussurrò Cthea. Un pensiero le sovvenne.-Gli altri? Stanno tutti bene?-, chiese.-Più o meno. Athius ha riportato una ferita minore, Larius invece ha dovuto essere operato. Ho dovuto amputargli un braccio, a causa di un infezione.-, disse Asclepia, -Ma grazie a te abbiamo ancora una nave e un equipaggio. È più di quanto avremmo potuto mantenere.-.-Avrei dovuto essere più rapida.-, mormorò Cthea. L’altra scosse il capo.-No. Hai fatto tutto quello che potevi e anche di più.-, disse, -Ora riposa.-.
    
    Rimasta sola, Asclepia rifletté su quanto ingiusta fosse la vita. Quella giovane era stupenda e certamente già bramante e bramata da altri. Lei era destinata a restare sola, la ...
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