1. La segretaria del liceo


    Data: 06/08/2022, Categorie: Etero Autore: alessandro1987, Fonte: Annunci69

    ... guardai intensamente, anche lei non era più in grado di capire cosa le stesse succedendo. Teneva la bocca spalancata, cercando di non emettere alcun suono per evitare di destare sospetti. Non era un compito facile, anche perché la sua voglia, non trovando il giusto sfogo nella voce, si era disseminata nel resto del corpo. Stava aggrappata alla sedia con le gambe, ormai spalancate. I suoi jeans erano scivolati un po’ più in basso, per via dei movimenti convulsi del corpo, e ora potevo vedere chiaramente la sua mano scivolare con facilità dentro di lei, sotto le mutandine.
    
    D’improvviso, Francesca ebbe un forte orgasmo. Mi fissò negli occhi per una lunga frazione di secondo, immobile, poi strinse le gambe, lasciando la mano ficcata tra le cosce. L’altra mano rimase in appoggio sul tavolo della scrivania. Piegò la schiena in avanti, come sospinta da una forza interiore che non le lasciava scampo, vidi quel corpo contorcersi sul fulcro della sua figa vogliosa. Aprì la bocca, tentando di contenere la voce, e solo un flebile suono le uscì dalle labbra.
    
    Io, vedendola in quel modo, piegata su sé stessa, con il viso sconvolto così vicino al mio sesso, non potei più contenermi. Detti un’ultima strattonata e venni copiosamente. Lo tenevo saldo tra le dita, accompagnando ogni schizzo con forti strette della mano lungo tutta l’asta. Lo sperma sbalzò fuori e finì interamente sul viso di lei, ripetutamente. Non ebbe il tempo di riprendersi dal suo piacere, che subito un liquido bianco ...
    ... aveva preso a colarle dalle guance, dagli occhi, dalle labbra. Tenne la bocca semiaperta per quegli interminabili secondi, assaggiando così il mio seme caldo.
    
    Io lasciai la presa. Ero sfinito. Lei tornò a sedersi normalmente, succhiandosi un po’ le labbra per non lasciar andare quel denso sapore salato, poi mi sorrise e sbottò:
    
    – Vedi un po’ cosa abbiamo combinato, hai mica un fazzoletto?
    
    – Sì, nella giacca!
    
    – Ecco, vedi di recuperarlo, anzi prendi tutto il pacchetto.
    
    E mentre parlava stava seduta immobile, con la schiena ben dritta, nel tentativo di non peggiorare la sua situazione.
    
    Io mi rivestii di corsa e andai all’appendiabiti, presi i fazzoletti e glieli porsi.
    
    Aspettai che si fosse asciugata per bene il viso, anche perché non sapevo cosa dire in quel momento. Sentivo addosso una grande stanchezza, unita ad una strana felicità. La guardavo ripulirsi dal mio sperma, notando che diverse gocce le erano finite sulla camicetta, macchiandola.
    
    Tornammo ad assomigliare a due esseri umani, o forse avevamo appena smesso di esserlo. Francesca aprì la finestra per arieggiare:
    
    – Meglio far entrare un po’ d’aria, perché qui se arriva qualcuno non so cosa possa capitare. Oh, guarda, è arrivata la professoressa Rambaldi!, – disse, guardando nella mia direzione e allungando il dito indice verso il parcheggio riservato ai docenti.
    
    Io presi il mio zaino di corsa e indossai la giacca in un lampo, volevo evitare di farmi trovare lì dentro. Lei mi venne dietro, ...
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