1. Gli stessi nostri pensieri


    Data: 14/06/2018, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... abbranco e lo lecco con bramosia, me lo sorbisco con concupiscenza tra le labbra e la lingua, in quanto sento la sua femminilità dilatarsi allungandosi in una consistenza sempre più dura ma gommosa, che adesso odora di miele, di muschio, di resina o di tutto quest’insieme di fragranze inedite a me sconosciute. Nel mentre giro la lingua intorno a quella deliziosa sporgenza viva, sempre più nera e sempre più umida, la mordo leggermente e finalmente sento Benedetta gemere sommessamente, come se solamente allora si ricordasse d’essere ancora attaccata, devota e unita a quel corpo.
    
    Io chiudo gli occhi, fino a sentire uno spasmo dolente e diffuso nel basso ventre e allora la frugo giù, affondo le mie dita in quel delizioso e odoroso pertugio che s’allarga in modo cedevole, poiché è colmo e canicolare di fluidi, liberando svisceratamente nel contempo le mie viscose e abbondanti secrezioni nello stesso istante. Benedetta viene strepitando il suo lascivo e vizioso ingabbiato piacere, pochi secondi dopo pure io svisceratamente la raggiungo, attorcigliandoci appassionatamente in maniera impudica e oscena in quell’impetuoso e ...
    ... frenetico mulinello dei sensi, mentre anch’io con il mio poderoso e triviale fragore strillo, celebrando in conclusione il mio nerboruto, lussurioso e vigoroso orgasmo.
    
    Le mie dita apprensive s’inoltrano ancora, sono desiderose e frettolose, s’intrufolano ansiose e impazienti nella sua intima cavità, sprofondando in un nulla che ha l’essenza completa e l’odore totale della beatitudine, la fragranza del paradiso e l’effluvio del tripudio totale. In seguito ci buttiamo all’indietro alla fine indebolite e immancabilmente sfinite sui sedili con la testa sgombera e vuota, godendoci magnificamente appieno quegl’intemperanti e lussuriosi sfrenati quanto libertini e festaioli istanti.
    
    Ambedue ci godiamo questi carnali, sbrigliati e smodati attimi più che possiamo, perché dopo quest’incantevoli, ammalianti e allettanti lascivi palpiti, lasceranno ben presto il posto agli assilli, alle beghe, ai grattacapi, ai pensieri e alle preoccupazioni giornaliere, perché ahimè queste ultime, faranno rapidamente in fretta a ripresentarsi accanitamente e ostinatamente, riproponendosi con regolarità in modo inevitabile.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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