1. Sverginato da una quarantenne.


    Data: 27/07/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: PumJack, Fonte: EroticiRacconti

    ... solo istante tutta l’esperienza di che di cazzi che ha maneggiati parecchi. Sentivo il rumore della sua bocca piena di saliva che mi spompinava e faceva intravedere a malapena il mio cazzo alla base. A volte pareva che volesse proprio ingoiarlo tanto che era vorace. Io poggiai la mia schiena sul muro della cabina, con le ginocchia parzialmente flesse e lei andò avanti a godersi tutto il mio cazzo. Ogni tanto riemergeva gardandolo da vicino e continuava a menarlo con la mano per farmi venire più velocemente. Mi resi conto di non soffrire di eiaculazione precoce visto che mi stavo controllando perfettamente, lei continuava a scoparmi con la bocca (ed era davvero brava) e io riuscivo a resistere. Passarono parecchi minuti cosi, finchè lei mi chiese di venire o avrebbe perso il treno. Le presi la testa e la bloccai con entrambe le mani sulle orecchie, iniziai a spingere io verso la sua bocca e sentivo tutti quei rumori di saliva aumentare, sentii il mio orgasmo crescere in una maniera pazzesca con un brivido che partì da sotto le palle fino ad arrivarmi allo stomaco e si concluse in un’esplosione incredibile con un gemito di goduria che si tradusse in tre fiotti enormi di sperma dentro la sua bocca e altre sette o otto contrazioni più piccole che sembrarono svuotarmi completamente. Credevo che si sarebbe spostata quando le dissi che stavo per venire, invece aveva avvolto completamente la mia cappella quasi a volerla sigillare per non ...
    ... perdere nemmeno una goccia del mio nettare bollente. Bevve tutto e mi pulì per bene il cazzo che rimase comunque sporco di rossetto.
    
    Si ricompose velocemente e sparì dietro l’angolo correndo verso il tunnel della stazione. Andando via mi ringraziò e io feci appena in tempo a dire “grazie a te”. Non so il suo nome e non so chi sia. Sono certo che lei si ricorda di me solo per il fatto di aver sverginato con la bocca un giovane diciottenne un tantino impacciato. Non riuscivo e capacitarmi di quello che avevo appena vissuto. Corsi in fretta dal barbiere, entrai e la shampista, una mia coetanea che a dire il vero mi era sempre piaciuta, mi sorrise per la prima volta. Mi lavò i capelli e mi chiese dove fosse stato in quel frangente. Mi limitai a rispondere che avevo fatto solo un giro, lei mi sorrise di nuovo e io iniziai a pensare che quello era il mio giorno fortunato visto che anche lei mi sorrideva. Mi mise la mantellina e mi posizionò davanti lo specchio, solo lì mi accorsi di avere tutta la faccia sporca di rossetto. Mi pulii velocemente lei sorrise di nuovo con un ghigno pieno di malizia come se avesse visto cos’era accaduto quel pomeriggio.
    
    Decisi che non avrei mai raccontato nulla ai miei amic,; tanto non mi avrebbero mai creduto, ma soprattutto, non ne avevo la necessità; io sapevo cos’era successo e non avevo bisogno di vantarmi. Quella donna mi fece smettere di credere di essere un brutto anatroccolo! La ringrazierò a vita. 
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