1. Sverginato da una quarantenne.


    Data: 27/07/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: PumJack, Fonte: EroticiRacconti

    ... persone giuste, vero?” mi disse la signora,
    
    “Eh si” proseguii con tono sicuro
    
    “tipo te? Vero?” disse lei sorridendo e tirando una boccata alla sigaretta.
    
    “Beh si, dipende…facciamo un giro” le misi un braccio intorno al collo e la trascinai verso me dentro. In un solo istante pensai a come avessi fatto a mantenere la lucidità e che probabilmente avevo frainteso tutto che di lì ad un istante successivo mi sarei beccato una sonora cinquina da una donna di 40 anni. Invece no lei si fece trascinare ed iniziando a camminare con me scendendo i gradini del sottopasso della stazione mi poggiò la testa sul petto, sentii il suo respiro sul collo e finite le scale mi sentii travolto dalla sua bocca sulla mia, spalancata a volermi infilare tutta la sua lingua dentro e… stavamo ancora camminando. Sentii tutta la saliva mista al sapore del suo rossetto ross. Ci fermammo per un istante avvinghiati a letteralmente a leccarci le lingue. Non erano baci, ma una situazione selvaggia, animalesca, primitiva. Lei nel frattempo subito con la mano sul mio pacco e sopra i Jeans impugnò quel pezzo di carne duro come il marmo di un diciottenne vergine. Provò a muoverlo su e giù attraverso la stoffa dei pantaloni, ma non si muoveva nulla per quanto era in tensione. Si staccò da me all’improvviso e mi disse “se conosci un posto vicino e riparato ti faccio un regalo”. Neanche le risposi la presi per mano e iniziai a correre, sentivo il rumore dei suoi tacchi calzati sotto i jeans che a stento mi ...
    ... seguivano. Mentre camminavamo le dissi “devo confessarti una cosa… credo di soffrire di eiaculazione precoce”. In realtà era un dubbio che avevo visto che quando mi masturbavo riuscivo a godere molto velocemente ero convinto di avere quel problema. Arrivammo dietro una cabina dell’Enel, proprio all’uscita della stazione, eravamo parzialmente esposti, ma in quel momento non mi importava granchè di essere visto da qualche passante, ero troppo eccitato ed avevo paura che ci potesse ripensare da un momento all’altro, non potevo farmi sfuggire quell’occasione. Lei si inginocchiò davanti a me, mi sbottonò il pantalone, io l’aiutai con la cinta e abbassò la cerniera. Abbassato l’elastico dello slip tirò fuori quello che io ritenevo un cazzetto da niente ed invece si mostrò in tutta la sua maestosità, sembrava che mi stesse per esplodere, non l’avevo mai visto nemmeno io cosi grosso e non l’avevo mai sentito così duro. Mi fece i complimenti per la forma e lo spessore, ma non ci badai molto, ero più attratto dalla visione della mia cappella rosa e violacea completamente scappellata e con la goccia di lubrificante misto a sperma che iniziava ad uscire sulla punta vicino le sue labbra. Lo strinse forte con la mano, ma non sentii dolore, mi guardò con gli occhi di chi la sapeva lunga su cosa stesse facendo e spalancando la bocca vidi letteralmente il mio cazzo sparire nella bocca di quella splendida creatura. Mi resi conto in quel momento di quanto fosse bella, ma soprattutto sentii in un ...