1. Cap D'Agde: un anno dopo


    Data: 18/07/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: zio francesco, Fonte: EroticiRacconti

    ... (che io raccolsi con tre dita assaggiai e feci assaggiare ai due) disse solo "Io sono pronta. Dove andiamo?".
    
    Per quel che avevo in mente l'ideale era il ripiano in legno nella finestra passavivande aperta nel muro che divideva la cucina dalla sala da pranzo. Anne rimase bendata ma slegata poteva masturbarsi leggermente. Presi l'ultima cosa che era rimasta bello zaino, una foglio di carta vetrata. Con delle puntine che avevo visto in una bacheca nella camera della bambino lo fissai al legno.
    
    Anne fu portata per i capelli, fatta piegare e il suo seno incontrò la scabra superfice della carta vetrata.
    
    Anne rimase così mentre io e Jacques riguardammo le foto fatte l'estate prima dell'ano di sua moglie prima e dopo il suo sverginamento, e la Polaroid scattata a metà che mostrava il cratere rosso che Jacques aveva chiamato 'il tuo sigillo'.
    
    Non avevamo la crema giusta, presi allora del baby oil e iniziai a spalmarlo sul corpo di Anne. Sui seni, lungamente sull'inguine e sul sesso e poi tra le natiche e nell'ano, dove inserii prima un dito poi tre. Il culo di Anne era esattamente alla mia altezza, diero di me il banco della cucina mi dava facilmente slancio, le mie mani potevano appoggiarsi alla parete ai lati dell'apertura. Una situazione ideale commentò Jacques per dare le spinte più potenti.
    
    Vicino a me Jacques iniziò a toccarmi il mio sesso, volle avvicinarlo lui al buchono di sua moglie. "Ecco, questo è tuo prendilo!" disse. In realtà avrebbe dovuto dirlo Anne, ...
    ... non avevamo certo bisogno della sua autorizzazione.
    
    Jacques capì l'errore si allontanò e si mise davanti ad Anne prendendole il capo "Ora il tuo uomo, l'uomo che ti ha reso madre,ti inculerà", affermò con voce grave, "è un suo diritto. E' suo e può farlo quando vuole. Ti farà male forse, certo non penserà al tuo piacere. Anzi vedi che ha messo della carta vetrata per farti sentire dolore anche ai seni. Sei sua, Ed è questo che hai voluto. Ti ha fatto madre, ti ha fatto troia!" e terminò con una inaspettata sberla. All'unisono entrai con una spinta davvero violenta ancora più inattesa. Jacques l'aveva presa per le spalle e fatta inarcare. Iniziai a gridare. "Dammi il culo"" "Aprilo fino in fondo", quando iniziò a essere eccitata anche lei la costrinsi ad abbassare il tronco. I seni strisciavano sulla carta vetrata ben fissata al legno. Le mie spinte facevano spostare il corpo su e giù, una mano pesante sul collo le impediva di alzarsi. Anne piangeva "Oddio, Oddio", "Jacques, lui mi sta facendo il culo", "E' troppo dentro". Jacques eccitatissimo anche lui le infilò due dita nella bocca per farla tacere e per simulare un pompino. Stanco ridussi le spinte e Anne a quel punto iniziò a spostarsi indietro come a cercarlo. Mi fermai per vedere quanto lo avevo allragato. Vidi una voragine rotonda rossa e pulsante che mi attendeva, era l'impronta del mio cazzo nelle sue carni. Eccitato da quella visione io e dallo sfregamento dei capezzoli sulla carta vetrata lei iniziammo a gridare ...
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