1. Cap D'Agde: un anno dopo


    Data: 18/07/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: zio francesco, Fonte: EroticiRacconti

    Rue Paul Dupuy 4, 16eme Paris. Il biglietto che Anne mi aveva lasciato l'avevo buttato il giorno dopo ma non ci voleva molto a ricordare questo breve indirizzo. L'anno seguente ci fu la maturità e qualche altra storia. Non avevo il progetto di re-incontrare Anne. Era una cosa del passato.
    
    Ma… una serie di coincidenze mi aveva portato quella mattina presto in questa stradina del tranquillo quartiere di Autueil. Si decide un viaggio in Interrail con gli amici, loro insistono per Parigi come prima tappa. Ancora non avevo in mente di rivederla ma la sera prima… litigata fenomenale: 'domani andiamo di qua', 'no di là'. Conclusione… l'indomani ciascuno per se, ci si reinconterà a sera tardi!
    
    Mi sveglio per primo nella condizione abituale (il cazzo durissimo, poco abituato alla castità forzata dall'essere in 4 in una stanza e, la sera prima, in cuccetta) esco e quasi senza accorgermi chiedo al portiere "dov'è rue Paul Dupuy?"
    
    E così eccomi. Non avevo memorizzato il numero di telefono. Mi dicevo che ero lì per vedere dove viveva Anne non per incontare lei o suo figlio, mio figlio se davvero era successo Non sapevo nemmeno se era vero che fosse rimasta incinta quella sera a Cap d'Agde.
    
    Aveva staccato perfino le mani dalla carrozzina! Imboccando la strada la vedo subito mentre spinge una carrozzina. O meglio vedo una donna. Anche se non poteva aspettarsi di incontrarmi, fu lei a riconoscermi. Io non l'avevo mai vista prima vestita, come le dissi dopo aver bloccato la ...
    ... carrozzina che stava scendendo da sola, tipo 'Corazzata Potemkin'.
    
    "Se potessi mi spoglierei ora", rispose lei riprendendo in un attimo la musica interrotta un anno prima, "ma forse è meglio portare Selene dalla tata, poi telefonare che non andrò al lavoro e poi.. ah bisogna avvertire Jacques!"
    
    Nessuno dei due aveva pensato alla bambina se non come un ostacolo facile da superare. Anne aveva ragione. Se si fosse potuto avremmo iniziato qui in questa via borghese e tranquilla in leggera discesa verso la Senna.
    
    Solo dopo ad Anne venne in mente che era una mamma e che io ero il padre o comunque la 'causa efficiente' di Selene. "Non vuoi vederla?" Diedi uno sguardo veloce, era davvero una bellissima bambina di quattro mesi. La gravidanza era andata bene. Era nata a metà marzo Sèlene. "E' bella come te. Devo ammettere che mi fa pensare più al momento in cui l'abbiamo concepita", dissi, temendo che la prendesse male. "Hai ragione è la bambina mia e di Jacques a tutti gli effetti ma anche io quando la guardo a volte penso a… ciò che l'ha messa dentro di me!" mi disse poi.
    
    Accompagnata Selene dalla Tata,telefonata in ufficio per prendere la gionata libera e poi al negozio di Jacques che era partito per Maçon molto presto. "Se chiama ditegli solo che c'è Albert qui da noi". lasciò detto Anne.
    
    "Cos'hai nello zainetto?" Mi chiese tornando in casa. "Vedrai". Mi seccava ammettere che avevo più che preso in considerazione l'idea che ci saremmo… visti. "Facciamo due passi", continuò ...
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