1. 1≠1 Vite parallele


    Data: 17/07/2022, Categorie: Sentimentali Autore: PabloN, Fonte: EroticiRacconti

    ... però! So che è mio e lo sento come un estraneo. Allora mi concentro su quello che provo, per quanto mi sia così difficile dare un nome a tutto questo.
    
    Guardo verso il fondo del letto e cerco di muovere un piede. Ma è proprio mio? Sono io che lo muovo?
    
    Questo semplice movimento mi fa stare bene. Dovrebbe chiamarsi piacere quello che sento. In realtà non ne sono sicuro, ma per il momento va bene così.
    
    Allora, vediamo. Ho un corpo, Questo è certo, e questo corpo mi trasmette delle sensazioni. Il vero problema è che non so se sia una cosa buona oppure no. In ogni caso non so quali sensazioni siano buone e quali siano cattive.
    
    Cerco di prendere confidenza con il movimento. Mentre piego ed allungo le gambe un piede va a sbattere sul fondo del letto. La sensazione che provo mi fa immediatamente ritrarre da gamba con estremo fastidio. Sarà questo il dolore?
    
    Mi giro su un fianco, poi sull’altro.
    
    In quel momento mi rendo conto che accanto al mio letto, separato solo da una sottile tenda quasi trasparente, vi è un altro letto. Sono abbastanza vicino da poter allungare una mano e spostarla.
    
    Disteso, immobile, un altro corpo giace. Un corpo solo in parte simile al mio. Certo anche lui ha due gambe, due braccia, un viso.
    
    Osservo e comparo i nostri corpi. Per quello che posso vedere siamo molto simili, ma almeno due particolari mi colpiscono per la netta differenza che ci contraddistingue. Il suo petto è rotondo pieno, e per un motivo che non mi so spiegare attrae ...
    ... il mio sguardo. Al contrario il fondo del suo addome, nel punto in cui le gambe sembrano iniziare manca di questa protuberanza che invece mi appartiene.
    
    Nella mia mente appare chiaro che si tratta di una donna. Ugualmente evidente ora che io sono un uomo. Ma cosa questo voglia dire mi è del tutto oscuro. Ora ricordo che quelle due protuberanze sul suo petto si chiamano seni così come quella che protrude dal mio pube si chiama pene. Mi sfugge però il perché di queste differenze.
    
    Respira piano, rilassata, ancora ignara del mondo che ci circonda. Non riesco a smettere di guardarla. Una parola mi viene in mente mentre i miei occhi percorrono la sua pelle: bella. Ma che vuol dire bella? Non lo so, ma il solo pensarlo mi fa star bene. Dunque la sensazione che provo, è piacevole.
    
    Mi coglie l'impulso di provare a sedermi sul letto, allungare una mano e prendere contatto con questa forma così piacevole alla vista. Ogni atto mi costa fatica ma non desisto. Una mano si appoggia piano a quel corpo inerte. Avverto il suo calore, la consistenza lieve della pelle. Sì, è davvero una sensazione piacevole!
    
    Forse anche lei sente qualcosa perché apre gli occhi. La testa piano si gira verso di me. Per un attimo percepisco con chiarezza il verde delle sue iridi.
    
    Ma subito si solleva, il suo viso assume un’espressione che non so decifrare. Gli occhi sono dilatati, il viso avvampa, il respiro si fa affannoso. Con una rapidità che non mi riconosco si rannicchia verso il bordo del letto ...