1. Un sogno realizzato


    Data: 08/07/2022, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... mangiare in un fast food e ne utilizzai il bagno per truccarmi leggermente gli occhi con mascara e matita nera. Quando uscii mi sedetti su una panchina di un parchetto del centro. Avevo una incontenibile voglia di indossare l’abito e le scarpe che avevo acquistato ma non volevo farlo all’aperto.
    
    La mia mente era affollata di uomini, delle loro mani che mi toccavano, dei loro corpi pesanti sopra di me, dei loro cazzi duri nelle mie mani, nella mia bocca, nel mio culetto.
    
    A quei pensieri sentivo il mio ano contrarsi come per chiedere di essere riempito.
    
    Decisi improvvisamente di camminare verso l’unico cinema a luci rosse rimasto in città.
    
    Ma quando 20 minuti dopo lo raggiunsi, non ebbi ancora il coraggio di entrare e mi infilai in una birreria che era lì di fianco.
    
    Mi sedetti in uno dei pochi tavoli liberi, ordinai un cocktail molto alcolico e mi misi a sorseggiarlo.
    
    Un gruppo di persone stava litigando di fronte al lungo balcone. Da quel che potevo capire non sembravano italiani. Di fronte a me c’era invece un gruppo di 5 uomini fra i 35 e i 45 anni che bevevano e due di loro avevano l’aria un po’ alticcia.
    
    L’aria era satura di fumo. Ero seduta con le gambe accavallate e uno di loro me le stava fissando.
    
    Cercai di capire su cosa in particolare cadesse la sua l’attenzione e capii che “puntava” le mie caviglie. Un osservatore attento poteva capire che indossavo calze da donna. Uno degli uomini alticci si rivolse verso di me e disse:
    
    “Ehi frocetto, ...
    ... sei in cerca di cazzi, tesoro ?”, poi si mise a ridere sguaiatamente.
    
    La musica era alta e feci finta di non aver sentito, quell’uomo mi spaventava, era molto grosso e aveva un aspetto brutale.
    
    Uno degli altri del gruppo mi guardava insistentemente. Non era molto bello ma aveva un sorriso affascinante ed un corpo robusto.
    
    “Femminuccia succhiacazzi, vieni qui a farmi una pompa!”, sentii urlare di nuovo.
    
    Il tipo ubriaco mi aveva preso di mira e decisi di cambiare aria.
    
    Vidi uno dei cinque uomini, uno a cui non avevo prestato molta attenzione, che si alzava e si veniva a sedere al mio tavolo. Aveva un bel viso ed i capelli brizzolati. Mi sorrise e si accostò al mio orecchio per farsi sentire.
    
    “Non badare al mio amico, ha bevuto un bicchiere di troppo ma è buono come il pane”. “Sarà come dici tu, ma a me fa un po’ paura”, risposi sinceramente.
    
    “Non ti preoccupare, abbaia ma non morde“, disse accompagnando la frase con un sorriso e poi mi chiese: “Stai aspettando qualcuno?”
    
    Mi girai, tutto il gruppetto mi stava guardando, la paura che mi facessero del male mi afferrò lo stomaco.
    
    “Stavo andando via”, risposi balbettando.
    
    Finii il mio drink e mi alzai.
    
    L’uomo mi guardava con aria di scusa, mi piaceva, peccato che non era solo.
    
    Uscii dal locale e mi diressi come un automa verso il cinema.
    
    Entrai, la sala era buia, il film era già cominciato.
    
    Mi sedetti in una delle ultime file. Sullo schermo una donna stava succhiando con passione un grosso ...
«12...567...13»