1. Un sogno realizzato


    Data: 08/07/2022, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... mio uccellino duro ed eccitato. Non capivo come fosse possibile che queste persone si comportassero verso di me con tanta naturalezza.
    
    Slacciò la mia scarpa destra e la sfilò. Le calze da donna nere che indossavo erano ora pienamente visibili ma l’uomo non sembrò farci particolarmente caso. Mi accarezzò gentilmente il piede e provvide ad infilarmi la calzatura nera che avevo scelto. Il contatto della sua mano con il mio piede avvolto dal collant mi provocò un brivido nella schiena e sentii alcune gocce di liquido pre spermatico far capolino sulla punta del mio attrezzino.
    
    “Come la sente, è della misura giusta ?”, mi domandò con fare molto affabile
    
    “Sì, mi sembra di sì”, risposi sentendomi avvampare in viso.
    
    Sfilò anche la mia scarpa sinistra, mi infilò quella con il tacco e mi invitò ad alzarmi porgendomi la mano con un gesto gentile che accettai volentieri.
    
    Non riuscivo a capire per quale motivo stesse comportandosi in modo così esageratamente affabile, forse era obbligato a fare così con tutti i clienti.
    
    Eccitatissimo passeggiai per il negozio rimirandomi negli specchi. I tacchi slanciano e donano alle donne un’ incredibile carica erotica. Mi piacevo tantissimo e, a quanto mi sembrava di capire, non dispiacevo affatto pure al bel commesso. Che fosse un’ impressione dettata solo dalla grande eccitazione? In fondo non ero altro che un ragazzino travestito e le possibilità che mi trattasse con freddezza o addirittura con scortesia, a mio parere, erano più ...
    ... alte, eppure continuava ad essere gentilissimo.
    
    “Forse gli piaccio davvero”, pensai, “Forse è gay”.ma non trovai risposta e cercai di non pensarci.
    
    Mi sedetti, gli dissi che mi piacevano molto e che le avrei acquistate. Mi rispose che mi stavano a meraviglia, ma sembravano fatte più per valorizzare
    
    le gambe ed vestiti che le lasciano scoperte.
    
    Concordai con lui e gli dissi con un risolino eccitato che avevo appena acquistato l’abito giusto e non vedevo l’ora tornare a casa per provarlo insieme alle scarpe. L’uomo si guardò intorno come per assicurarsi che nessun cliente stesse per entrare e mi disse che se volevo potevo approfittare del camerino.
    
    Io, eccitatissimo, lo ringraziai di cuore ed afferrando il sacchetto contenente il mio precedente acquisto, mi ci infilai.
    
    Mi spogliai, indossai il tubino e le scarpe. Il camerino era provvisto di specchio ma volevo che il commesso mi guardasse, così uscii e mi posi davanti ad uno più grande nella sala principale.
    
    Mi piacevo oltre ogni dire: sembravo una vera donna. Se avessi avuto il seno, nessuno avrebbe potuto dire che non lo ero. Pensai che forse era la mia eccitazione a farmi vedere cosi, ma poi decisi che non contava, l’importate era che mi piacevo.
    
    L’uomo mi guardava senza parlare. Lo guardai e sorrisi.
    
    “Sono perfette”, mi disse, “Si abbinano perfettamente al vestito”. Fece una breve pausa e poi aggiunse: “Sei splendida!” disse passando al Tu.
    
    Lo ringraziai balbettando. Si era rivolto a me usando il ...
«1...345...13»