1. Un sogno realizzato


    Data: 08/07/2022, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... feci ripetere e la seguii.
    
    “Mi chiami quando l’ha indossato” mi disse con tono gentile.
    
    Ero eccitatissimo, quella donna con la sua naturalezza mi stava facendo sentire un suo pari, cioè una vera femmina e, mio dio, questo mi piaceva infinitamente!
    
    Quando mi fossi tolto i pantaloni della tuta e la canottiera non ci sarebbero stati più dubbi, la donna avrebbe visto palesemente che ero un ragazzo pur indossando biancheria femminile, ma arrivato a quel punto, non volevo più tornare indietro. Mi svestii, infilai il tubino e mi rimirai nello specchio.
    
    Era perfetto, la gonna corta e aderente finiva poco sotto il bordo delle mie calze e metteva in grande evidenza il mio bel culetto.
    
    “Posso ?” sentii chiedere da dietro la tenda, “Prego”, risposi piano.
    
    La donna mi osservò con attenzione facendomi girare su me stesso per guardarmi su tutti i lati, poi rise deliziata. “Le sta benissimo, mi può credere, ci sono donne che non so quanto pagherebbero per avere delle forme come le sue!”
    
    Mi sentii arrossire per l’imbarazzo, l’eccitazione e la soddisfazione di ricevere un simile complimento.
    
    “Naturalmente un abito di questo tipo si accompagna a scarpe con il tacco alto, non certo a quelle da ginnastica” disse sorridendo affabilmente.
    
    “Ha certamente ragione” risposi.
    
    La donna usci dal camerino, io sfilai l’abito e mi rivestii.
    
    Quando, con l’abito in mano andai alla cassa, la signora mi guardava in modo malizioso e, con fare complice, mi disse che voleva farmi ...
    ... un piccolo regalo:
    
    qualcosa di speciale che solitamente faceva impazzire suo marito.
    
    Mi fece annusare una bottiglietta mignon di un delizioso profumo femminile e, quando gli dissi che era molto buono, me ne spruzzò un po’ sul collo e sui polsi, poi mi consegnò la boccetta inserendola nel sacchetto dell’abito.
    
    “Grazie signora, è stata gentilissima!” le dissi con riconoscenza.
    
    “Dovere tesoro, spero di rivederti”
    
    “Glielo garantisco!” risposi sorridendo.
    
    Uscii dal negozio inebriato, non mi ero mai sentito così femmina in vita mia e volevo continuare il gioco. Decisi di recarmi in un negozio di scarpe. Ne trovai uno che mi piaceva anche perché il commesso era un bell’uomo sui 30 anni.
    
    Entrai, lui mi guardò con attenzione e mi chiese cosa desiderassi, se avessi visto in vetrina qualcosa che mi interessava. Gli risposi con voce cinguettante indicandogli delle scarpe nere con il tacco a spillo. Abbassò la testa per guardarmi i piedi e io gli dissi che portavo il 38.
    
    Mi invitò ad accomodarmi e si spostò nel magazzino per cercare ciò che gli avevo chiesto come se fosse una cosa normalissima. Nemmeno per un momento gli era passato per la testa che le scarpe non fossero per me.
    
    Lo vidi arrivare con in mano una scatola, si accucciò davanti a me.
    
    “Mi permetta”, disse con aria professionale. Mi sentivo addosso il profumo che mi aveva regalato la donna, immaginai che avesse proprietà magiche che stavano affascinando l’uomo inginocchiato davanti a me. Sentivo il ...
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