1. Palestra o spiaggia (nudista)?


    Data: 25/06/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: twinkpassiv, Fonte: Annunci69

    ... assaggiarla.
    
    Era il mio biglietto per il paradiso. Sentivo la sua lingua entrare dentro di me e scavare, scavare e scavare. Gemevo come non mai, pochi uomini sapevano mangiarti la fighetta come lui. Sembrava si cibasse. Gli accarezzavo i suoi riccioli neri, il sole era cocente, la spiaggia ancora deserta. Da lontano si intravedeva una grande crociera. Sembrava facesse un inchino a noi, che eravamo un unico essere, avvolti in un'unica passione travolgente.
    
    Quando decise che la mia fighetta era abbastanza dilatata, mi ribaltò e mi mise a pecora. Io, come da prassi, inarcai la schiena e con il culetto in fuori ero pronto a ricevere il mio maschio dentro di me. Mi aspettavo calma e pazienza da parte sua. Mi sbagliavo, era un maschio a tutti gli effetti. Entrò senza nemmeno bussare. Sentii in un secondo tutto il suo uccello dentro di me. Gridai: non era dolore, assolutamente. Era solo piacere.
    
    "Siii, montami" dissi io.
    
    "Puoi starne certo" mi rispose lui, nell'orecchio, con la sua voce calda e suadente. E iniziò a leccarmi la schiena. Ogni colpo di cazzo era compensato da uno schiaffo sul culetto. Il rumore si faceva sentire su tutta la spiaggia. Dopo tre schiaffi il mio culetto era rosso peperone, proprio come il mio viso imbarazzato nello spogliatoio della palestra. La sua mano forte diventò un tatuaggio sulla mia pelle. Sentivo le sue palle che sbattevano sul mio lato b. Era un concerto stupendo, fatto di rumori, schiaffi, gemiti e piacere. I passeggeri della ...
    ... crociera ne sarebbero stati entusiasti.
    
    "Che maschio, ahhh, sii"
    
    "Che troia, tutta da sbattere. Siamo ancora all'inizio".
    
    Sì, un maschio che si rispetti dura tanto. E lui sembrava durare un'eternità. Cambiammo posizione: mi ribaltò nuovamente e mi aprì le gambe. Potevo vederlo in tutta la sua maestosità. Era il doppio di me, spalle enormi, capezzoli che non nascondevano la sua eccitazione, sudato come non mai. Sentivo le gocce di sudore cadere sul mio corpo e quasi evaporare. Ad un certo punto si distese su di me e mi baciò. Sentivo il suo pisello colpirmi più e più volte. Ad ogni colpo stringevo la sua schiena che mi sovrastava completamente. Le nostre lingue si intrecciavano sempre di più, io quasi gli graffiavo la schiena per il piacere. Anch'io potevo ricambiare i suoi tatuaggi sul mio culetto.
    
    Mi montò per un'ora intera in altre mille posizioni. Ad un certo punto mi prese in braccio, mi baciava ancora e cambiammo luogo dei giochi. Mi chiedevo dove mi stesse portando. Poi sentii l'acqua. Eravamo in mare. Io non toccavo, lui sì.
    
    Mi scopò a lungo, nel mare, mentre io ero attaccato a lui, mentre lui mi baciava con passione, mentre io gemevo come un matto. Mi sentivo protetto vicino a lui, era il mio uomo. Le sue braccia forti mi stringevano sempre di più. E quando si stancò mi riportò sul bagnasciuga. Sembrava Poseidone con tutti i suoi muscoli bagnati e splendenti. Io la sua sirena. Il suo pisello era ancora dentro di me, sempre duro. Sempre.
    
    Mi sbatté su un ...
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