1. Palestra o spiaggia (nudista)?


    Data: 25/06/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: twinkpassiv, Fonte: Annunci69

    ... giudizi della società dei bagnanti comuni.
    
    Andai verso la spiaggia nudista.
    
    Dopo un bel bagno liberatorio, presi dal borsone della palestra un grande asciugamano, lo distesi sul bagnasciuga e mi sdraiai, prono. La spiaggia era deserta, non un'anima viva. Pensavo a tutti quei maschi che mi guardavano nello spogliatoio. Pensavo a tutti quei piselli e a quelle palle piene di sperma. Che essere meraviglioso che è il maschio. E ad un certo punto mi addormentai. Per poco perché ad un certo punto sentii un peso enorme addosso a me, sulla mia schiena.
    
    Il mio primo pensiero era quello di scappare. Ancora? No, qui non c'era nulla da temere. Lasciai che la rigidità andasse via e mi sciolsi. Sì, il mio culetto aveva fatto da esca ad un bel maschio che, in quel momento, era su di me. Adoravo essere la preda dei maschi, adoravo essere l'oggetto del desiderio dei maschi, quindi perché scappare.
    
    Una volta sciolto l'uomo misterioso appoggiò il suo pisello sul mio culetto. Era nudo anche lui. Il gioco era chiaro: dovevo immaginare il mio uomo solo da come mi toccava e si strusciava sul mio corpicino. Io non potevo vederlo essendo di pancia in giù.
    
    Le sue braccia si avvinghiarono attorno a me. Era un uomo abbastanza muscoloso. Ottimo!
    
    Le sue labbra si unirono al mio collo come una calamita. Erano molto carnose. Ottimo!
    
    Con il suo bacino dava colpi di pisello sulla mia fighetta anale, ormai bagnata fracida. Dotazione nella media, ma sembrava che sapesse usarlo. ...
    ... Ottimo!
    
    Tutto il suo corpo emanava un odore inconfondibile. Quello di un uomo stremato dopo ore di palestra. Ottim.. "aspetta un momento, palestra?!".
    
    Mi girai. Il suo sguardo mi travolse per l'ennesima volta, non poteva più spogliarmi, questa volta mi penetrò, anche se metaforicamente. Era lui, in carne, ossa e muscoli. Avevo Luigi su di me. Ero la preda di Luigi. Luigi era il mio predatore.
    
    "Ti ho seguito" mi disse. E prima che potessi rispondere le nostre lingue si unirono in un unico essere. Mi baciò con una passione talmente intensa che mi sentivo mancare. Sapevo fosse un uomo autoritario. Immaginavo, anzi, speravo lo fosse anche a letto. E infatti lo era. Mi bloccò con entrambe le mani, e mi baciò ovunque. Quando arrivò al collo non potevo più resistere. Iniziai a gemere talmente forte che tutti i gabbiani scapparono impauriti. Più gemevo e più diventava autoritario, e più diventava autoritario e più io gemevo.
    
    Mi leccò tutto il corpo, come a volermi liberare dal sale marino. I suoi ricciolini neri come la pece risplendevano sotto il sole, luccicavano e mi abbagliavano. Ad un certo punto si alzò, mani sui fianchi, schiena dritta come la prima volta che l'avevo visto. Ma in questo caso niente tuta, niente scarpe, completamente nudo. E con un pisello maestoso in tiro. Il suo messaggio era chiaro, ma lui pronunciò comunque le famose parole:
    
    "Succhialo, ora!"
    
    "Subito" risposi io, ancora disteso, incredulo, ma deciso a far sentire a tutta la spiaggia deserta che quel ...
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