1. Palestra o spiaggia (nudista)?


    Data: 25/06/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: twinkpassiv, Fonte: Annunci69

    ... pomeriggio Luigi sarebbe stato tutto mio, il mio maschio, il mio toro da monta. Mi misi in ginocchio, remissivo come meglio mi riesce, il suo uccello mi guardava. Lo annusai, con passione e intensità. Che odore! Ogni maschio dovrebbe emanare quella fragranza. Su di me aveva un solo ed unico effetto: dovevo assaggiarlo.
    
    Iniziai con la lingua
    
    "Bravo, sì, mmmm" disse lui, dall'alto.
    
    La sua cappella era molto dolce, la gustai tutta prima con la lingua, poi con le labbra.
    
    "Ahhh, bravo, continua, brava puttanella"
    
    Non me lo feci ripetere una seconda volta e presi tutto il suo pisello in bocca. La sua cappella toccava le mie tonsille. Gemevo dal piacere e nel frattempo iniziavo a sditalinarmi.
    
    "Che brava puttanella, ti piace il cazzo, vero?"
    
    "Mmmhh" che voleva dire "Siiii" ma con tutta quella carne in bocca e quella saliva non riuscivo a parlare. Iniziai a lacrimare e lui si eccitò. Mi prese per i capelli e spinse la mia testa fino alle sue palle. Non riuscivo a respirare. E più cercavo di liberarmi più lui spingeva, e più lui spingeva più io mi bagnavo, e più io mi bagnavo più mi sditalinavo.
    
    "Brava, bravissima, così. Il cazzo lo devi prendere tutto".
    
    Mi liberò. Era giusto così. Lui era il maschio alpha, lui decideva quando dovevo essere libero e quando dovevo essere sotto il suo comando.
    
    Non vedevo nulla a causa delle lacrime ma non potevo fermarmi: lo spompinai a lungo, almeno 10 minuti, in cui io gemevo e lui godeva come un matto.
    
    "Ahhh sii, ...
    ... siiii, siiiii, brava la mia puttanella. Ti hanno spaventato quei cazzi nello spogliatoio eh? Sei scappata come una cagna ma da me non puoi scappare".
    
    Sì, era impossibile scappare via da un uomo come lui. Lo guardavo negli occhi, e lui ricambiava con autorità. Il sole era alto e baciava entrambi, i suoi pettorali risplendevano più che mai, le sue vene sul collo e sul braccio sembravano in procinto di esplodere.
    
    "Leccami le palle". La mia parte preferita. Le palle conservano il seme dell'uomo, la sua virilità è tutta lì. Le leccai e le baciai. Erano davvero sudate, il loro sapore era acido, e a me facevano impazzire. Le prendevo tutte in bocca e ci giocavo con la lingua. Non vedevo l'ora che il suo seme uscisse da lì e mi inondasse.
    
    "Brava, tu sì che sai come far contento un uomo, guarda come lecchi mmmmm"
    
    Più lui gemeva, più gli leccavo le palle passando per lo scroto. Ogni tanto davo una palpata al suo culo davvero davvero sodo. Chissà quanto sacrifici per farlo diventare così. Nulla di invidiare al David di Michelangelo.
    
    "Sdraiati". Mi ordinò, e io obbedii. Si stava segando davanti a me, i suoi occhi neri erano ancora più neri e ancora più penetranti. Sembrava imbufalito, come un toro che vede il drappo rosso del torero, durante la Corrida. Il mio buchetto bagnato era il suo drappo rosso. Mi prese le gambe con tutta la forza che aveva nei suoi potenti muscoli e me le alzo, aprendole e scoprendo il suo tesoro. La mia fighetta pulsava per lui. Luigi non esitò ad ...
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