1. Palestra o spiaggia (nudista)?


    Data: 25/06/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: twinkpassiv, Fonte: Annunci69

    "Salve, desidera?"
    
    "Buongiorno, vorrei qualche informazione sui vostri abbonamenti".
    
    È incominciato tutto così, con una semplice iscrizione in palestra. In realtà non ne avevo bisogno, ero magrolino, forse anche troppo, ma agli uomini piacevo così e a me bastava quello. Però avevo bisogno di un po' di sfogo. Qualcosa che mi facesse distrarre dal brutto periodo che stavo attraversando. E tutti mi consigliarono non una palestra qualsiasi. Ma quella palestra. Quella vicino al mare, difronte il benzinaio, con un enorme insegna raffigurante un uomo molto sexy e muscoloso.
    
    Ogni volta che la vedevo mi chiedevo: "voglio diventare così?". Certo che no. Volevo solo una valvola di sfogo, solo quello, solo ed esclusivamente quell... Ok, mi avete scoperto!
    
    In realtà conoscevo già quella palestra. Non l'ho mai frequentata ma conoscevo l'istruttore. Uno di quei maschi che sa di maschio anche solo guardandolo, uno che ti scopa anche solo con lo sguardo, magari inavvertitamente, ma lo fa! Tute sempre attillate, pacco in vista, sempre sudaticcio. Praticamente il mio sogno erotico.
    
    Come lo conoscevo? Beh, la particolarità di quella palestra è che tutto quello che succede dentro è visibile da fuori attraverso una grande vetrata. Ogni volta che andavo a fare una passeggiata sul mare, oppure passavo dalla spiaggia nudista poco distante dalla città (ma questa è un'altra storia). Facevo sempre sosta dal benzinaio. Mio zio. Sì, in realtà mi fermavo al bar lì vicino, e osservavo il ...
    ... mio Grande Fratello. Sedia, tavolino, caffè macchiato, l'odore del mare e della salsedine e uno spettacolo unico davanti a me. Uomini che correvano sul tapis roulant, anche se il mio occhio cadeva casualmente sui loro pantaloni. I loro pacchi dondolavano ad ogni passo, come a voler misurare lo scorrere del tempo a mo' di pendolo. Era un'unità di misura molto più interessante dei secondi, minuti e ore. Dopo un centinaio di oscillazioni di pacchi che trasudavano virilità anche a 10 metri di distanza, finalmente decisi: "Sì, sarà quella la mia valvola di sfogo, è il posto perfetto".
    
    Qualche giorno dopo ero già un iscritto. Era il mio primo giorno, e durante il tragitto casa-palestra i pensieri iniziavano a tormentarmi. Avevo paura di essere scoperto con le mani nel sacco, o meglio, con gli occhi sul pacco! Che figura. Ero alle mie prime esperienze e fingere non era il mio forte. Non potevo mica fingere di non essere innamorato del corpo maschile! No, non potevo farlo. Quindi sì, c'era un'altissima probabilità che sarei stato scoperto. L'unica cosa che mi rincuorava è che avrei conosciuto finalmente l'istruttore.
    
    Prima di entrare diedi un ultimo sguardo alla vetrata e ai suoi tesori. Questa volta c'erano maschi e anche ragazze che facevano esercizi fisici. Mi sentivo come una donna nell'euforia dei saldi davanti alla vetrina di un negozio di abbigliamento. Sì, decisamente il posto migliore per sfogarmi.
    
    Entrai. Sembrava di essere in un mondo parallelo. Gente frenetica che ...
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