1. Stuprato dal lavavetri


    Data: 22/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gay2way, Fonte: Annunci69

    ... Evidentemente la sborrata di Moa nel mio culo li ha eccitati, perché bastano pochi secondi e mi ritrovo il volto coperto dai loro schizzi di sperma, caldi e densi. Mi ricoprono il volto e anche quelli sono così abbondanti che mi colano sulla camicia, dal mento, impiastricciandomi la faccia e i capelli.
    
    "Ecco troia, così capisci come ci si comporta"
    
    "Anzi, stamattina non hai pagato Moa. Vediamo quanto hai nel portafoglio, così almeno impari per la prossima volta"
    
    Dallo zaino prendono il portafoglio, dentro per fortuna ci sono solo 15 euro o poco più, comunque se ne appropriano.
    
    "Ah, pure povera, questa puttana"
    
    "La prossima volta vedi di lasciare di più, altrimenti dovremo punirti di nuovo"
    
    "Come se le fosse dispiaciuto… guardate come le è venuto duro"
    
    "Ehi, vedi di non sporcare per terra in casa di mio fratello" esclama Ben, "altrimenti ti faccio pulire tutto con quella lingua da femmina che ti ritrovi". Qualcosa nel tono mi dice che lo farebbe davvero, e se mai avessi dubbi, mi basta incrociare lo sguardo di Moa per capire che sarebbe davvero così. In fretta mi tiro su l'intimo e i pantaloni per coprire l'imbarazzante erezione dovuta allo stupro che ho appena ...
    ... subito. Copro anche il culo, da cui comincio a sentire qualche goccia di sborra che comincia a colare... Alzandomi scorgo una bottiglia d'olio sul pavimento lì vicino, probabilmente quella che hanno usato prima per lubrificarmi.
    
    "Vai vai puttana, prima che ti ritrovi a cagare tutto lo sperma sul sedile della macchina" esclamano i tre, ridendomi dietro mentre esco e vado via di fretta…
    
    UNA SETTIMANA DOPO
    
    Stesso incrocio, stesso semaforo rosso, stesso nervosismo. Ma il motivo del nervosismo questa volta è diverso. Scruto con attenzione mentre mi avvicino in auto, rallento per fermarmi. Con un sussulto, lo vedo. Ha una maglietta grigia questa volta, tiene una sigaretta tra i denti, si guarda attorno annoiato, muovendosi tra le auto cona la sua bottiglia e il suo tergivetri. Come attratto dal mio sguardo, i suoi occhi incrociano i miei.
    
    Si avvicina fissandomi negli occhi e si mette lavarmi il vetro, con deliberata velocità. Finisce molto in fretta, si sposta verso il mio finestrino aperto.
    
    "Ciao puttana" mi sussurra chinandosi verso di me. "Non ne hai ancora abbastanza? Vuoi subire un'altra lezione?"
    
    Per tutta risposta gli allungo una banconota da venti euro. Deglutisco.
    
    "Sì." 
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