1. Lyskamm


    Data: 20/06/2022, Categorie: Lesbo Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... ai crepacci.
    
    Muove qualche passo, i suoi ramponi scivolano sulla neve che si è raccolta rapidamente sotto i suoi piedi, formando un insidioso zoccolo tra le punte d'acciaio.
    
    Prima o poi finirà anche questo temporale, pensa Emma, per sviare il pensiero dall'idea che sta per essere presa dal panico.
    
    E se invece non dovesse smettere?
    
    Un altro passo, un altro ancora. Emma scivola e si ritrova seduta sulla neve. “Merda!”
    
    Scendere per la via più ripida?
    
    Ma così finirebbe fuori dalla giusta direzione. La via corretta percorre un ampio contorno sotto le pareti della Piramide Vincent, prima di scendere al rifugio Gnifetti.
    
    L'alpinista prova a tenersi sulla sinistra. Alcuni passi incerti.
    
    Il manico della picozza sbatte contro i ramponi con suono metallico. Bisogna percuotere gli attrezzi per staccare l'insidioso zoccoletto di neve che vanifica la presa delle punte dei ramponi.
    
    Si scivola troppo.
    
    Emma comincia a sferrare consistenti colpi di calcagno, per affondare bene i piedi nella neve inconsistente. Il ghiaccio sotto la neve fresca rischia di trasformare la discesa in una pericolosa ed inarrestabile scivolata.
    
    La nebbia è così densa e viscosa che presto Emma si ritrova avvolta in una semioscurità dall'aspetto inquietante. Qui non potrà trovarla nessuno.
    
    Lo concentrazione moltiplica lo sforzo mentre la neve comincia ad inzuppare il duvet della donna.
    
    Ancora un passo ed Emma sente mancarle il terreno sotto i piedi.
    
    Caccia un urlo che viene ...
    ... inghiottito dall'ovatta, e si ritrova appoggiata con i gomiti ed il seno alla superficie nevosa. Le gambe brancolano nel vuoto sotto lo strato di ghiaccio che ha arrestato la caduta.
    
    Un respiro concitato si impadronisce del suo corpo, sfuggendo al suo controllo.
    
    “Cala, Emma, stai calma e non muoverti troppo!”
    
    Adagia le picozze di lato facendo forza sui manici per aumentare la superficie di appoggio e si tira fuori dal buco nella neve.
    
    Là dove era infilato il suo corpo, nell'oscurità incipiente, scorge un insondabile buco nero.
    
    Si è spostata troppo fuori dalla traccia, o forse la temperatura è aumentata ed ora Emma ha sfondato un effimero ponte di neve su un pericoloso crepaccio.
    
    La donna decide di ritornare sui suoi passi per ritrovare la giusta via di discesa, ma nella nebbia perde l'orientamento e presto non sa più in che direzione andare.
    
    Vorrebbe fermarsi ad aspettare che passi la bufera, che si presenti una schiarita anche temporanea per ritrovare l'orientamento, ma la neve le si sta appiccicando addosso, le si scioglie sugli indumenti, le si infila tra cappellino e colletto e comincia a colarle lungo il collo, sulla schiena.
    
    Muoversi col rischio di perdersi ancora di più? Scivolare lungo il ripido pendio fuori dalla giusta direzione? Precipitare in un crepaccio rompendo un ponte di neve?
    
    Sa che più si sposta a casaccio e più sarà difficile trovare qualcuno, o farsi trovare da chi, preoccupato, magari la sta già cercando.
    
    Eppure, aspettare ...
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